Come fare un business plan per un affittacamere: guida in pillole

Il business plan è lo strumento che, più di ogni altra cosa, consente all'imprenditore di comprendere e valutare le potenzialità e la fattibilità di un'idea imprenditoriale. Se vuoi avviare un affittacamere devi necessariamente fare un business plan. In questa guida in pillole ti parlerò degli affittacamere, ti dirò come fare un business plan e quali sono le sezioni che il tuo progetto deve contenere.

Un affittacamere è una struttura ricettiva non alberghiera, che offre servizio di alloggio e eventualmente altri servizi complementari. La struttura ricettiva deve rispettare i requisiti minimi stabiliti dalle normative regionali.

Per aprire un affittacamere dovrai avviare una ditta individuale o una società, registrarti presso la camera di commercio e ottenere le autorizzazioni comunali. Opportuna anche la stipula di polizze assicurative per coprire i rischi legati all’attività.

Un business plan è un documento che descrive in modo dettagliato il progetto imprenditoriale, analizzando gli aspetti strategici, operativi, economici e finanziari. Serve a valutare la fattibilità e la redditività dell’impresa, a definire gli obiettivi e le azioni da intraprendere, a individuare i punti di forza e di debolezza, a prevedere i possibili scenari e a presentare il progetto a potenziali investitori o finanziatori.

Un business plan per affittacamere deve contenere almeno le seguenti sezioni:

• executive summary: una sintesi dei principali elementi del business plan, come la mission, la vision, il mercato di riferimento, il prodotto/servizio offerto, il modello di business, il fabbisogno finanziario e le previsioni di ricavi e costi;
• analisi di mercato: una ricerca approfondita sul settore turistico e sul segmento di mercato in cui si vuole operare, evidenziando le opportunità, le minacce, i bisogni e le preferenze dei clienti potenziali, i fattori critici di successo e la concorrenza diretta e indiretta;
• piano di marketing: una definizione delle strategie di marketing mix (prodotto, prezzo, distribuzione e promozione) da adottare per posizionare l’affittacamere sul mercato e attrarre e fidelizzare i clienti. Ricorda di indicare anche i canali di vendita (sito web, portali online, agenzie di viaggio, ecc.) e le azioni di comunicazione (pubblicità, social media, recensioni, ecc.);
• piano operativo: una descrizione delle attività operative da svolgere per gestire l’affittacamere, come l’acquisto o l’affitto dell’immobile, gli eventuali interventi di ristrutturazione o adeguamento, l’arredamento e l’allestimento delle camere, il personale da assumere o collaborare, i fornitori da selezionare, i processi organizzativi da implementare e i sistemi informativi da adottare;
• piano economico-finanziario: una stima dei ricavi e dei costi previsti per l’affittacamere, sia fissi che variabili, con un’analisi della redditività (margine operativo lordo, margine operativo netto, utile netto) e della sostenibilità finanziaria (flussi di cassa, punto di pareggio, rendimento del capitale investito). Ricorda di indicare anche le fonti di finanziamento (capitale proprio o altrui) e le modalità di rimborso dei prestiti;
• allegati: eventuali documenti integrativi che supportano il business plan, come curriculum vitae dei promotori, autorizzazioni amministrative, preventivi dei fornitori, contratti con i partner.

Se vuoi avere un’idea più concreta di come fare, puoi consultare questo esempio di business plan per affittacamere in formato Excel. Si tratta di un modello che puoi scaricare e personalizzare in base alle tue esigenze. Ti consiglio di seguire la struttura proposta e di inserire i dati relativi alla tua realtà. Ricorda che un business plan non è un documento statico ma dinamico, che va aggiornato periodicamente in base all’andamento della tua attività e alle eventuali modifiche del contesto economico.