Bilancio d’esercizio: come si redigono stato patrimoniale conto economico e nota integrativa

Bilancio

Il bilancio d’esercizio è un documento contabile che ogni impresa deve redigere periodicamente alla fine di ogni esercizio amministrativo e ha lo scopo di accertare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa e il reddito d’esercizio. È formato da tre parti: stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Vediamo nel dettaglio cosa sono e come si redigono.

Stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa alla data di chiusura dell’esercizio. In questo prospetto devono essere evidenziati i beni e i debiti dell’impresa (attivo e passivo) e il capitale netto (differenza tra attivo e passivo).

Lo stato Patrimoniale è suddiviso in due sezioni:

  1. attività: comprende tutti i beni e le proprietà possedute dall’impresa (fabbricati, macchinari, attrezzature) utilizzati per l’esercizio dell’attività, i crediti dell’impresa nei confronti di terzi, le disponibilità liquide (cassa, conti correnti);
  2. passività: comprende tutti i debiti dell’impresa verso terzi (fornitori, banche, fisco, etc.) e il capitale netto, costituito dalle riserve e dal capitale sociale.

Lo stato patrimoniale deve essere redatto secondo uno schema previsto dal codice civile (articolo 2424), che detta una classificazione delle voci in base al grado di liquidità per l’attivo e al grado di esigibilità per il passivo, e deve rispettare il principio della partita doppia, secondo cui l’attivo deve essere sempre uguale al passivo.

Conto economico

Il conto economico fornisce informazioni in merito alla situazione economica dell’impresa, tramite l’indicazione dei costi sostenuti e dei ricavi conseguiti dall’azienda nel corso dell’esercizio. Dalla differenza tra costi e ricavi deriva l’utile o la perdita dell’esercizio.

Il conto economico deve essere redatto secondo uno schema previsto dal codice civile (articolo 2425), che distingue i componenti di reddito della gestione caratteristica, finanziaria, straordinaria e tributaria. Lo schema deve indicare il valore della produzione, che comprende i ricavi delle vendite e delle prestazioni, le variazioni delle rimanenze, gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e altri ricavi. Dal valore della produzione vanno sottratti i costi della produzione, che comprendono i costi per materie prime, servizi, personale, ammortamenti, accantonamenti e oneri diversi. La differenza tra il valore e i costi della produzione rappresenta il risultato della gestione caratteristica.

Al risultato della gestione caratteristica vanno aggiunti o sottratti i proventi e gli oneri finanziari, che riguardano i proventi da partecipazioni, altri proventi finanziari, interessi e altri oneri finanziari e utili e perdite su cambi. La somma algebrica dei proventi e degli oneri finanziari rappresenta il risultato della gestione finanziaria.

Al risultato della gestione finanziaria vanno aggiunte o sottratte le rettifiche di valore di attività e passività finanziarie, che riguardano le rivalutazioni e le svalutazioni di partecipazioni, titoli, crediti e strumenti finanziari derivati. La somma algebrica delle rettifiche di valore rappresenta il risultato della gestione.

Al risultato della gestione vanno aggiunti o sottratti i proventi e gli oneri straordinari, che riguardano le componenti di reddito non riconducibili alle normali attività dell’impresa. La somma algebrica dei proventi e degli oneri straordinari rappresenta il risultato della gestione straordinaria.

Sommando i risultati delle quattro gestioni si ottiene il risultato ante imposte. Da questo vanno sottratte le imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate. La differenza finale rappresenta l’utile o la perdita dell’esercizio.

Nota integrativa

La nota integrativa è un documento che fa parte integrante del bilancio d’esercizio: in esso devono essere riportate tutte le informazioni che consentono una più veritiera e corretta rappresentazione della situazione economica patrimoniale e finanziaria dell’impresa:

  • illustrazione dei criteri contabili adottati per la redazione del bilancio e le eventuali variazioni rispetto all’esercizio precedente;
  • indicazione delle informazioni, dei dettagli e delle motivazioni relative all’iscrizione di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico, come le immobilizzazioni materiali e immateriali, le partecipazioni, i crediti, i debiti, i ricavi e i costi;
  • altre informazioni di varia natura, come il numero medio dei dipendenti, la remunerazione degli amministratori e dei sindaci, gli impegni per operazioni fuori bilancio, le operazioni con parti correlate, gli eventi successivi alla chiusura dell’esercizio.

Approfondimenti su bilancio, stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa

Il tema inerente al bilancio e alla redazione di stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa è particolarmente vasto e complesso. Per quanto lungo e completo, questo articolo non potrà in alcun casso essere esaustivo. Per questo motivo ti suggerisco alcune letture che ti consentiranno di approfondire le tue conoscenze sulla materia:

  • Bilancio di esercizio e principi contabili di Alberto Quagli. Questo libro è un testo chiaro ed essenziale che presenta il bilancio d’esercizio secondo i principi contabili nazionali emanati dall’OIC (Organismo Italiano di Contabilità). Il libro analizza le singole voci dello stato patrimoniale e del conto economico, spiegando i criteri di valutazione, le modalità di rilevazione e le informazioni da fornire nella nota integrativa. È aggiornato alle ultime novità normative e ai principi contabili revisionati;
  • Bilancio d’impresa di Riccardo Stacchezzini e Cristina Florio. Questo libro è una raccolta di esercizi svolti sul bilancio d’impresa, utili per verificare la comprensione della teoria e per acquisire abilità operative. Gli esercizi riguardano la redazione del bilancio secondo i principi contabili nazionali, l’analisi delle variazioni patrimoniali, il calcolo degli indici di bilancio, la riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico, l’analisi dei flussi finanziari e il confronto tra bilanci.
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