Gli interessi attivi e passivi sono componenti patrimoniali che derivano da rapporti di natura finanziaria. Gli interessi attivi sono i proventi generati dall'impiego di capitali propri o di terzi, mentre gli interessi passivi sono i costi sostenuti per l'utilizzo di capitali di terzi. In questo articolo sono rappresentati gli aspetti contabile e fiscale degli interessi attivi e passivi.
Interessi attivi e passivi secondo il codice civile
Gli articoli 1219 e 1224 del codice civile prevedono che in caso di ritardo nei pagamenti devono essere corrisposti interessi di mora a decorrere dal termine di pagamento previsto nel contratto. Se il termine di pagamento non è stabilito nel contratto, gli interessi decorrono automaticamente dopo trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura da parte del debitore ovvero di una richiesta di pagamento, entro trenta giorni dalla data di ricevimento delle merci o della prestazione qualora la data della fattura sia incerta o anteriore alla consegna delle merci o delle prestazioni del servizio; entro trenta giorni dalla data di accettazione, verifica o accertamento della conformità; entro sessanta giorni dalla consegna o dal ritiro delle merci per i prodotti alimentari deteriorabili.
Il tasso di interesse da applicare è pari al saggio di interesse del principale strumento di rifinanziamento della BCE reso noto dal ministero dell'Economia e delle Finanze pubblicato in Gazzetta Ufficiale e valido per sei mesi, aumentato di sette punti. Per la vendita di beni alimentari deteriorabili il tasso di riferimento è aumentato di nove punti.
→ Leggi anche Interessi passivi: dove vanno in bilancio.
Interessi attivi e passivi in ambito contabile
Gli interessi di mora attivi, anche se di dubbia riscossione, devono essere imputati in bilancio a Conto Economico alla voce C.16 – Proventi diversi con contropartita il conto C.II.1 – Crediti verso clienti dell'attivo dello Stato Patrimoniale. Da evidenziare che, nel caso di interessi attivi che comprendono più di un esercizio, occorre registrare anche le scritture relative al rateo attivo.
Parallelamente a ciò, anche il debitore dovrà provvedere alla registrazioni in contabilità degli interessi passivi, anche se sussistono dubbi sul pagamento. Gli interessi di mora dovranno essere imputati a conto Economico alla voce C.17 – Interessi e altri oneri finanziari con contropartita alla voce D.7 – Debiti verso fornitori dello Stato Patrimoniale.
Interessi attivi e passivi in bilancio
In sede di chiusura di bilancio, le scritture di completamento consentono di rilevare costi e ricavi di competenza economica nell’esercizio in chiusura, che avranno manifestazione finanziaria nel successivo esercizio.
Gli interessi passivi maturati sul conto corrente bancario, nell’ultimo trimestre dell’esercizio, sono di competenza dell’esercizio in chiusura benché la manifestazione finanziaria (ossia l’addebito in conto corrente) avverrà in quello successivo. L’operazione determina:
- sotto l’aspetto finanziario, una diminuzione del conto corrente bancario;
- sotto l’aspetto economico, un costo da registrare nel conto “Interessi passivi bancari”.
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
Interessi passivi bancari | 1.000,00 | |
Commissioni bancarie | 300,00 | |
Banca c/c | 1.300,00 |
Analogamente, gli interessi attivi
- sotto l’aspetto finanziario:
- un aumento del conto corrente bancario;
- un aumento dei crediti verso l’erario da registrare nel conto “Erario c/ritenute subite”;
- sotto l’aspetto economico, un ricavo da registrare nel conto “Interessi attivi bancari”.
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
Banca c/c | 740,00 | |
Erario c/ritenute subite | 260,00 | |
Interessi attivi bancari | 1.000,00 |
Interessi attivi e passivi in ambito fiscale
Sotto il profilo fiscale gli interessi di mora concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui sono percepiti o corrisposti.
È possibile per il creditore rinunciare all'addebito degli interessi passivi. È, comunque, opportuno che tale rinuncia risulti da un verbale del Consiglio di Amministrazione. La rinuncia agli interessi può essere, inoltre, documentato da scambio di corrispondenza tra creditore e debitore o indicando in fattura, al momento dell'emissione, l'espressa rinuncia agli interessi di mora.
Gli interessi di mora sono esclusi dall'applicazione IVA. Tuttavia per fatture di importo inferiore a 77,47 euro occorre apporre marca da bollo.
Gli interessi passivi possono essere capitalizzati ossia aggiunti al costo delle immobilizzazioni materiali quando i capitali sono stati presi in prestito specificamente per l'acquisizione delle immobilizzazioni.
Interessi attivi e passivi: approfondimenti
In questo articolo è stato trattato l'aspetto contabile e fiscale degli interessi attivi e passivi. Ovviamente l'argomento è molto più ampio di quello che ho potuto riportare in questo testo. Puoi approfondire le tue conoscenze con le risorse che ti riepilogo di seguito:
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