Incentivi e agevolazioni per realizzare opere edilizie nel 2023

Opere edilizie
Sono diversi gli incentivi e le agevolazioni disponibili per i privati, ma anche per le aziende e le società, che consentono di effettuare opere edilizie su mansarde, abitazioni, edifici e uffici. L’obiettivo è migliorare l’efficientamento energetico delle abitazioni o dei locali aziendali, riducendo così le emissioni di CO2 e di conseguenza anche le bollette energetiche che negli ultimi mesi hanno subito un poderoso aumento.

Tra le opere più richieste ci sono le costruzioni in metallo, poiché questo materiale ha un ottimo rapporto qualità/prezzo e garantisce un montaggio rapido a fronte di prestazioni affidabili e durature. In questi casi è opportuno rivolgersi ad aziende specializzate nella realizzazione di strutture metalliche ma in generale, per qualsiasi tipo di intervento, è consigliabile contattare professionisti del settore affidabili e con una solida storia alle spalle.

Passiamo in rassegna le principali agevolazioni da sfruttare per le ristrutturazioni edilizie.

Bonus ristrutturazioni 2023

Tra le agevolazioni più gettonate nell’ambito dell’edilizia c’è il Bonus ristrutturazioni, rinnovato anche per il 2023 benché con alcune limitazioni. La detrazione scende dal 110% al 90% nel 2023, mentre nel 2024 scenderà al 70% e nel 2025 al 65%. L’agevolazione può essere richiesta da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi.

Si possono detrarre le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia e di manutenzione ordinaria e straordinaria fino ad un tetto massimo di 96.000 euro. Gli interventi che rientrano nel Bonus ristrutturazioni sono:
  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di condomini;
  • lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di ogni tipologia di categoria catastale.
Ritornando quindi al discorso delle costruzioni metalliche, i lavori ammessi nell’edilizia, nelle attività industriali, negli uffici e nelle residenze private comprendono:
  • tettoie e pensiline in ferro;
  • capannoni;
  • passerelle;
  • scale di sicurezza, scale per interni e scale antincendio.
Oltre alle spese detraibili per i singoli lavori, si possono detrarre anche le spese professionali e burocratiche tra le quali rientrano:
  • spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali;
  • spese per l’acquisto di materiali;
  • spese per la messa in regola degli edifici;
  • spese per perizie e sopralluoghi;
  • IVA, imposta di bollo e costi da pagare per le concessioni e le autorizzazioni di inizio lavori;
  • oneri di urbanizzazione;
  • altri eventuali costi, purché legati ai lavori.

Ecobonus e Sismabonus

Altre agevolazioni interessanti per chi sta pensando di apportare dei lavori di tipo edilizio sono l’Ecobonus e il Sismabonus.

L’Ecobonus è stato rinnovato per tutto il 2023 ed è applicabile su tutti quegli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, come ad esempio l’installazione di dispositivi di produzione di energia rinnovabile finalizzati al miglioramento termico dell’edificio.

Sono previste detrazioni del 50%, del 60% e dell’85% per tutti i lavori effettuati sui condomini, purché venga garantito un salto di almeno due classi energetiche. Si può fruire della detrazione fino al 31 dicembre 2024 in 10 rate annuali dello stesso importo.

Per tutto il 2023 e fino al 2024 è stato prorogato anche il Sismabonus, destinato ad agevolare i lavori di adeguamento sismico degli edifici, tema caldissimo in queste settimane dopo quanto accaduto in Turchia e Siria. In tal caso la detrazione prevista può arrivare fino all’85% della spesa per un tetto massimo di 96.000 euro.

Possono beneficiare di questa agevolazione gli edifici che si trovano in zone considerate ad alto o medio pericolo sismico.

Abbattimento barriere architettoniche

Vale sicuramente la pena menzionare anche il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche che, tramite un emendamento alla Manovra, è stato prorogato per altri tre anni.

Con questa agevolazione è possibile detrarre il 75% delle spese sostenute per tutti quegli interventi di automazione e/o sostituzione degli impianti, tra i quali ascensori e montascale. Tra i lavori destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche ci sono anche le rampe in acciaio per disabili, realizzabili al di fuori di negozi, uffici e aziende per favorire l’ingresso delle persone portatrici di handicap.

La detrazione può essere detratta in 5 rate annuali su diversi tetti di spesa:
  • fino a 30.000 euro per edifici con più di 8 unità immobiliari;
  • fino a 40.000 euro per edifici da 2 ad 8 unità immobiliari;
  • fino a 50.000 euro per edifici o per unità immobiliari indipendenti con uno o più accessi autonomi dall’esterno.

Gli appalti pubblici

Pur non essendo agevolazioni vere e proprie, gli appalti pubblici rappresentano una strada percorribile per le amministrazioni che indicono una gara per l’acquisizione di beni, servizi, forniture, lavori e opere.

Gli operatori economici mettono a disposizione i loro beni, i loro servizi e le loro forniture alle pubbliche amministrazioni per portare a termine il lavoro richiesto. L’appalto pubblico è di fatto simile ad un contratto di diritto privato e rappresenta la fase finale di un lungo procedimento.

L’amministrazione generalmente sceglie l’impresa che offre i propri beni e servizi ad un costo più basso o che propone un’offerta economica più vantaggiosa. La pubblica amministrazione quindi, dopo aver scelto l’azienda, ha la possibilità di effettuare i lavori richiesti al prezzo più conveniente.

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