Fisco

Restituzione e rimborso IVA: facciamo chiarezza

In ambito IVA non sono rare le ipotesi in cui occorre affrontare tematiche inerenti alla procedura da adottare in caso di applicazione dell’imposta non dovuta. Le attuali disposizioni normative, infatti, prevedono una specifica procedura che gli operatori economici devono adottare per recuperare l’imposta sul valore aggiunto erroneamente assolta. Ma attenzione: si tratta di una fattispecie diversa dal rimborso dell’IVA. Con questo articolo ti chiarisco che differenza c’è tra restituzione e rimborso dell’IVA e, per entrambe le fattispecie, ti fornirò le necessarie istruzioni operative.

Il regime dell'IVA per cassa nel 2021

L'articolo 32-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 ha esteso alla maggior parte dei contribuenti il cosiddetto regime dell’IVA per cassa, lo strumento che ha permesso alle imprese e ai lavoratori autonomi con fatturato fino a due milioni di euro di versare l’imposta sul valore aggiunto all’Erario solo se hanno effettivamente incassato la fattura dai propri clienti. In questi anni la normativa è rimasta immutata. Ecco, quindi, un riepilogo della disciplina del regime dell'IVA per cassa prevista per il 2021.

Fatture: normativa aggiornata 2021

La normativa, aggiornata al 2021, prevede che al momento della prestazione di un servizio o della cessione di un bene da parte di un soggetto passivo IVA si debba emettere fattura nei confronti dell’acquirente. L’articolo 21 del d.P.R. n. 633/1972 come modificato dal D.Lgs. 30 aprile 2019, n. 34, prevede, infatti, che per ciascuna operazione imponibile il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio è tenuto ad emettere la relativa fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella.

Esecuzione dei rimborsi IVA superiori a 30mila euro

Rimborsi IVA semplificati e accelerati con la nuova formulazione dell'art. 38-bis del DPR 633/1972 modificato, per ultimo, dalla legge di conversione del Dl 193/2016. È possibile ottenere rimborsi IVA fino a 30mila euro senza la prestazione di garanzia e senza altri adempimenti ovvero di importi superiore a 30mila euro presentando una dichiarazione annuale o un’istanza trimestrale munita di visto di conformità, o sottoscrizione alternativa, e una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la sussistenza dei requisiti patrimoniali stabiliti dalla norma. In caso di situazioni di rischio è possibile ottenere rimborsi IVA di importo superiore a 30mila euro presentando garanzia.

Procedura per richiedere il rimborso IVA

Se sei un titolare di partita IVA e hai accumulato un credito IVA nello svolgimento della tua attività, puoi chiedere il rimborso in presenza di determinati requisiti. In questo articolo ti spiego come fare domanda di rimborso IVA, sia con periodicità annuale che trimestrale, quali sono le modalità di erogazione e le garanzie richieste.

Disciplina del rimborso IVA annuale e trimestrale

Il rimborso dell'IVA è uno degli adempimenti maggiormente osservati dagli operatori. Da quando, poi, il Dl 193/2016 ha innovato, semplificato e accelerato l'intera procedura, ottenere il rimborso dell'imposta per un importo complessivo inferiore a 30mila euro avviene senza adempimenti aggiuntivi. In questo articolo saranno chiariti i principali aspetti che riguardano la disciplina del rimborso IVA annuale e trimestrale.

Calcolo e versamento dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR

La rivalutazione del TFR è un meccanismo previsto dal codice civile che consente di adeguare il valore del trattamento di fine rapporto alla variazione dei prezzi al consumo. Su tale rivalutazione si applica un’imposta sostitutiva del 17%, che va versata in due rate: un acconto entro il 16 dicembre e un saldo entro il 16 febbraio dell’anno successivo. In questo articolo vedremo come si calcola la rivalutazione del TFR e come si determina l’importo dell’imposta sostitutiva da versare.

Dichiarazione integrativa a favore: le regole aggiornate

L'articolo 5 del Dl 22 ottobre 2016, n. 193, ha esteso la possibilità per i contribuenti di presentare la dichiarazione integrativa a favore (Irpef, Irap, sostituti d'imposta) anche oltre il termine prescritto per la dichiarazione relativa al periodo d'imposta successivo, entro il termine di accertamento fiscale. In tal caso, tuttavia, il credito che dovesse emergere da tale dichiarazione integrativa potrà essere utilizzato in compensazione per eseguire il versamento di debiti maturati a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui è presentata la dichiarazione integrativa stessa. In questo articolo troverai le regole aggiornate in materia di dichiarazione integrativa a favore.

Locazioni per studenti universitari: contratto e bonus affitti

La fattispecie delle locazioni per studenti universitari appartiene al genere delle locazioni transitorie in virtù dell'art. 5 della legge 431/1998. La normativa tende a creare uno strumento per soddisfare le esigenze particolari degli studenti che necessitano di alloggio per un periodo limitato di tempo, in relazione alla durata del corso di studi. Le locazioni per studenti universitari, pertanto, non hanno ad oggetto esigenze di primaria abitazione degli studenti. Questo articolo vuole essere un focus su contratto e bonus affitti in riferimento alle locazioni per studenti universitari.

Rimborso IVA infrannuale in assenza di operazioni attive

Nei giorni scorsi ho ricevuto una e-mail da parte di un imprenditore che mi chiedeva maggiori informazioni in riferimento al rimborso infrannuale IVA. In particolare, il dubbio esposto riguardava la possibilità o meno di richiedere il rimborso infrannuale dell'IVA in assenza di operazioni attive. Ritengo che l'argomento possa essere di interesse per molti imprenditori e, per questo, ho deciso di offrire il mio parere con questo articolo.