Lo scorso mese di aprile è entrato in vigore il decreto legislativo sul federalismo municipale che ha introdotto una delle maggiori novità fiscali del corrente anno. Stiamo parlando del nuovo meccanismo della cedolare secca sugli affitti. In questo modo si ha la possibilità di pagare sui redditi di locazione un'imposta sostitutiva del 19% per canoni concordati o del 21% invece dell'imposta calcolata con le aliquote Irpef ordinarie.
Interessati sono sicuramente i proprietari di immobili dati in locazione che dovranno indicare per iscritto, al momento della registrazione del contratto di acquisto, il regime per il quale hanno deciso di optare e che si troveranno a fare un calcolo di convenienza prima dell'adozione dell'opzione.
La cedolare secca sostituisce l'Irpef, le addizionali comunale e regionale, l'imposta di registro e l'imposta di bollo. Al loro posto si pagherà un'imposta sostitutiva pari al 21% del canone di affitto. L'imposta si ridurrà al 19% per i contratti a canone concordato nelle città ad alta densità abitativa. L'opzione è facoltativa e la scelta spetta al locatore.
Per coloro che registrano un nuovo contratto di locazione l'opzione per la cedolare verrà esercitata in sede di registrazione. La scelta e la registrazione del contratto potranno essere fatte on line tramite Siria, il servizio Web dell'Agenzia delle Entrate. Per le locazioni già in essere il locatore dovrà indicare la scelta nella dichiarazione dei redditi dell'anno prossimo.
Il meccanismo della cedolare secca è molto flessibile. Il contribuente non è vincolato alla scelta effettuata al momento della registrazione del contratto sebbene l'opzione rimanga valida per tutta la durata del contratto. Annualmente, infatti, il contribuente potrà decidere di revocare la propria scelta. In presenza di comproprietari, inoltre, ognuno potrà decidere individualmente l'opzione cui aderire. Se, invece, un proprietario ha diversi immobili può scegliere di farne rientrare solo alcuni all'interno della cedolare secca.
Al meccanismo della cedolare secca possono aderire solo le persone fisiche: sono esclusi i lavoratori autonomi e le imprese. L'oggetto del contratto deve essere un immobile abitativo: tutte le tipologie diverse sono escluse da questa tipologia di tassazione.
Per ulteriori approfondimenti sul regime della cedolare secca, con particolare riferimento agli immobili regolati con contratto di locazione breve, ti rimando alla lettura dell'ebook Mettere a reddito il proprio immobile con affitti brevi e bed & breakfast.
Mettere a reddito il proprio immobile con affitti brevi e bed & breakfast
- locazioni brevi, ossia i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a trenta giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici;
- bed & breakfast, ossia una struttura ricettiva a conduzione e organizzazione familiare che fornisce al proprio ospite il servizio di alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare in cui dimora il proprietario;
- strutture ricettive con le caratteristiche della civile abitazione, ossia affittacamere, agriturismo, albergo diffuso, appartamento ammobiliato per uso turistico, casa per ferie, casa religiosa, casa vacanze, country house e residenze di campagna.
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