Dallo scorso mese di settembre i soggetti che mettono a reddito la propria abitazione e destinano le camere alla locazione breve devono essere identificati con codice CIN (Codice Identificativo Nazionale). Per ottenerlo, occorre completare la procedura di registrazione presso la banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica. In questo articolo ti spiego i nuovi obblighi 2024 per il codice CIN negli affitti brevi.
Obbligo di registrare la propria struttura alla banca dati
L’articolo 13 ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 (Decreto Anticipi), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191 ha disciplinato le locazioni per finalità turistiche, le locazioni brevi, le attività turistico-ricettive con particolare riferimento al codice identificativo nazionale.
La normativa stabilisce le regole per l’assegnazione di un codice identificativo nazionale alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi e alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.
Lo scorso 3 settembre il Ministero del turismo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso, previsto ai sensi del comma 15, art. 13-ter, decreto-legge n. 145/2023, attestante l’entrata in funzione della banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche e del portale telematico (BDSR) del Ministero del turismo per l’assegnazione del CIN.
In ogni caso, le disposizioni relative al codice CIN si applicano a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del CIN.
Come registrare il proprio immobile e ottenere il codice CIN
La banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica è uno strumento pensato per contrastare il fenomeno degli affitti irregolari, tutelare il consumatore, la concorrenza e la trasparenza del mercato.
Tramite la piattaforma CIN, disponibile dal 1° settembre 2024 sul sito istituzionale del Ministero del Turismo e accessibile tramite SPID, è possibile richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili.
Quali sono le informazioni da inserire in banca dati
Le principali informazioni contenute nella banca dati nazionale riguardano:
- i dati completi del soggetto che esercita l’attività ricettiva;
- la tipologia di alloggio, l’ubicazione precisa e la capacità ricettiva;
- l’eventuale Codice Identificativo nazionale (CIN) o il Codice identificativo regionale/provinciale.
Quali sono le sanzioni per chi non richiede il codice CIN
Come ho già avuto modo di dirti, la normativa prevede un periodo di elasticità stabilendo che le regole diventino definitive decorsi i sessanta giorni dal momento in cui il Ministero del Turismo mette in funzione la banca dati.
Tenuto conto che la banca dati è entrata in funzione il 1° settembre 2024 e che la pubblicazione dell’avviso è stata fatta con Gazzetta Ufficiale del 3 settembre 2024, le regole stabilite dal decreto-legge n. 145/2023 diventano operative a decorrere dal 2 novembre 2024. Da quel momento scattano le sanzioni per gli inadempienti.
Richiedere il CIN nonché esporlo all’esterno della struttura e in tutti gli annunci di marketing è un obbligo di legge, punibile con una sanzione pecuniaria che può arrivare anche a 8mila euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.
Codice CIN e locazioni brevi: la guida essenziale
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- locazioni brevi, ossia i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a trenta giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici;
- bed & breakfast, ossia una struttura ricettiva a conduzione e organizzazione familiare che fornisce al proprio ospite il servizio di alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare in cui dimora il proprietario;
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