L’enoturismo rappresenta un segmento in forte crescita del turismo italiano, con un potenziale ancora inespresso. Per attrarre e fidelizzare i visitatori, le cantine devono distinguersi offrendo un’esperienza unica e memorabile. In quest’ottica, la diversificazione dell’offerta si rivela un elemento chiave per l’eccellenza. In questo articolo ti spiego come può un enoturismo d’eccellenza diversificare la propria offerta e aumentare il business.
L’enoturismo è una forma di turismo che si basa sulla visita e sulla conoscenza dei luoghi dove si produce il vino e dei prodotti tipici locali. L’enoturismo in Italia ha una lunga tradizione e una grande varietà di offerte, grazie alla ricchezza e alla diversità dei territori vitivinicoli italiani. L’enoturismo in Italia è anche un importante fattore di sviluppo economico e sociale, che genera occupazione, reddito e valorizzazione delle aree rurali.
Dall’analisi di 145 comuni e 265 cantine, condotta dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, emerge un quadro chiaro: l’enoturismo è un settore in forte crescita in Italia, con 15 milioni di accessi alle cantine ogni anno e un fatturato medio del 7% del business enoico. Questi dati confermano l’interesse e la domanda dei turisti, sia italiani che stranieri, verso le esperienze enogastronomiche, che spaziano dalla degustazione dei vini e dei prodotti tipici, alla visita delle cantine e dei vigneti, alla partecipazione a eventi e manifestazioni legati al mondo del vino. L’enoturismo in Italia è anche un’opportunità per le aziende vitivinicole, che possono aumentare la loro visibilità, fidelizzare i clienti e creare una rete di relazioni con il territorio e con gli altri operatori del settore.
L’enoturismo in Italia è quindi un fenomeno in continua evoluzione, che richiede una costante attenzione e innovazione da parte delle istituzioni, delle aziende e degli operatori del settore, per garantire la qualità, la sicurezza e la sostenibilità delle esperienze offerte ai turisti, e per valorizzare al meglio le risorse e le potenzialità del patrimonio vitivinicolo italiano. La vera sfida però è proprio quella di trasformare in business l’esperienza enoturistica.
Per attrarre e fidelizzare i visitatori, le cantine devono distinguersi offrendo un’esperienza unica e memorabile. In quest’ottica, la diversificazione dell’offerta si rivela un elemento chiave per l’eccellenza.
Le degustazioni di vino, pur essendo un elemento fondamentale, non bastano più. I turisti odierni ricercano esperienze immersive che coinvolgono tutti i sensi e li connettono al territorio. Per chi vuole andare oltre è sempre possibile offrire trekking e passeggiate tra i vigneti. È questa un’occasione per ammirare il paesaggio, conoscere la storia e la cultura del territorio e vivere a contatto con la natura. Se, invece, si vuole concentrare l’attività all’interno della cantina è possibile organizzare un percorso alla scoperta del processo produttivo del vino, dalla vigna alla bottiglia, con la possibilità di degustare i vini direttamente in loco.
E poi ancora: imparare a preparare piatti tipici abbinandoli ai vini locali, offrire esperienze ludico-didattiche per educare il palato e approfondire la conoscenza del vino, cenare a lume di candela, partecipare a concerti in vigna, organizzare mostre d’arte e feste di vendemmia. In questo blog scrivo parecchio sulle potenzialità dell’enoturismo, in quanto lo considero una delle migliori opportunità di business da sfruttare in questo periodo. Tuttavia, puoi trovare spiegato fin nei minimi dettagli tutta la disciplina legata all’enoturismo (e, quindi, le regole, la normativa, le attività, le procedure burocratiche per l’avvio, la gestione del business e tanto altro) nell’ebook intitolato Normativa e regole per aprire e gestire l'attività di agriturismo ed enoturismo. Il testo ti aiuta a comprendere meglio e dare vita a tutte quelle attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti nonché le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine.
Talvolta, le cantine sono aperte solo dal lunedì al venerdì. Questa scelta potrebbe essere influenzata da vari fattori, come le tradizioni locali, le abitudini lavorative dell’industria vinicola e la disponibilità del personale. Tuttavia, sorge un problema quando si considera che la maggior parte dei turisti, che spesso pianificano le loro escursioni durante il fine settimana, preferisce visitare le cantine proprio nel week-end.
Per affrontare questo gap, le cantine potrebbero valutare la possibilità di estendere gli orari di apertura durante il fine settimana o offrire servizi speciali in quei giorni per attirare i turisti. Questo adattamento potrebbe non solo soddisfare le aspettative dei visitatori ma anche contribuire a incrementare il turismo enogastronomico nella regione vinicola. Inoltre, una comunicazione chiara riguardo agli orari di apertura e le eventuali iniziative speciali durante il fine settimana potrebbe essere essenziale per attirare un pubblico più ampio e massimizzare il potenziale di guadagno delle cantine.
Ma chi sono i soggetti verso i quali l’enoturismo può indirizzare la propria offerta?
Si tratta di persone che hanno per lo più tra i 25 e i 34 anni, seguiti dalla fascia tra 18 e 24 e poi ancora tra i 35 e i 44 anni. Nel 58,4% dei casi sono donne e nel 41,6% uomini e provengono da Usa, Germania, Olanda e Gran Bretagna. Questi dati mostrano che l’enoturismo coinvolge soprattutto i giovani e le donne, che sono alla ricerca di esperienze autentiche e di qualità. Per creare un’offerta enoturistica personalizzata, le cantine devono conoscere bene il proprio target, comunicare efficacemente la propria identità e i propri valori, offrire servizi e attività di qualità e diversificati e instaurare una relazione di fiducia e soddisfazione con i clienti. In questo modo è possibile attrarre, fidelizzare e incrementare gli enoturisti, che rappresentano una fonte di reddito e di promozione importante per il settore vitivinicolo italiano. La diversificazione dell’offerta rappresenta una strategia vincente per le cantine che desiderano offrire un servizio di eccellenza nel panorama dell’enoturismo. L’ideazione di esperienze immersive e coinvolgenti, legate al vino e al territorio, permette di attrarre un pubblico più ampio, aumentare la fidelizzazione e valorizzare le peculiarità locali.
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