Oltre a Stato Patrimoniale e Conto Economico, il bilancio è costituito da una serie di conti definiti d’ordine ossia voci che per natura non costituiscono un costo o un ricavo né un’attività o una passività. Si tratta di conti particolarmente importanti in ambito contabile poiché suggeriscono i potenziali rischi e vantaggi cui l’impresa è soggetta. In questo articolo ti spiego come funzionano i conti d'ordine in bilancio.
Conti d'ordine e scritture supplementari
Non è raro, in contabilità, dover ricorrere a registrazioni di tipo supplementare. Si tratta di sistemi di scritture che hanno ad oggetto soltanto alcuni fatti di gestione quali, ad esempio, gli impegni che l'azienda ha assunto, i beni di terzi che essa custodice, i rischi derivanti da talune operazioni.
Si dicono supplementari proprio perché costituiscono un supplemento al sistema principale delle scritture.
Tutto ciò che costituisce un obbligo verso terzi assunto dall'azienda ovvero un impegno o un rischio si rileva in contabilità mediante i conti d'ordine. La rilevazione avviene con il tradizionale metodo della partita doppia.
I conti d’ordine sono conti di memoria che fanno parte del sistema informativo dell’azienda ma che non rappresentano una variazione patrimoniale già avvenuta, un ricavo o un costo registrato nel conto economico. Questi conti accolgono tutte le poste che non costituiscono costo, ricavo, attività e passività ma che possono influenzare tali grandezze in periodi successivi.
I conti d’ordine rappresentano, quindi, tutte le garanzie prestate direttamente o indirettamente quali fideiussioni, avalli e altre garanzie personali e reali nonché rischi, impegni, possesso di beni di terzi o beni propri depositati presso terzi. Per quanto riguarda i beni dell’impresa presso terzi a titolo di pegno, deposito o comodato, non è obbligatorio procedere all’iscrizione nei conti d’ordine a patto che se ne dia esaustiva menzione in nota integrativa.
Conti d'ordine: esempio
Si immagini, ad esempio, la società Alfa che rileva contabilmente il rischio relativo ad un avallo per conto terzi. Ti ricordo che l'avallo è l'impegno assunto dalla società a intervenire di fronte ad un inadempimento da parte di un soggetto terzo (ad esempio, l'azienda si impegna a pagare una cambiale in caso di mancato pagamento da parte del debitore).
L'azienda, in quanto avallante, si espone al rischio di dover assolvere in proprio le obbligazioni per le quali ha offerto la sua garanzia.
Conto | Dare | Avere |
---|---|---|
Debitori per avalli | € 1.000 | |
Avalli per conto terzi | € 1.000 |
Comprendere e utilizzare i conti d'ordine
A disciplinare i conti d’ordine interviene il comma 3 dell’articolo 2424 c.c., il quale stabilisce che in calce allo Stato Patrimoniale devono risultare le garanzie prestate direttamente o indirettamente distinguendosi tra fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e garanzie reali e indicando separatamente, per ciascun tipo, le garanzie prestate a favore di imprese controllate e collegate nonché di controllanti e di imprese sottoposte al controllo di queste ultime. Devono, inoltre, risultare gli altri conti d’ordine.
Per comprendere a fondo i conti d'ordine e il bilancio ti suggerisco di cominciare con questa risorsa per redazione e adempimenti del bilancio d'esercizio. Il testo è una preziosa fonte di informazioni e ti propone un’analisi della disciplina civilistica in materia di bilancio d’esercizio integrata dai principi contabili nazionali redatti dall’Organismo italiano di contabilità.
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