Nella maggior parte dei casi, l’azienda è un istituto organizzato per creare ricchezza e conseguire degli utili. È importante, quindi, riuscire a creare determinati equilibri che consentano di ottenere con maggior facilità i risultati proposti. Questi equilibri sono sostanzialmente di tre tipi: patrimoniale, finanziario ed economico.
Equilibrio economico, finanziario e patrimoniale
Gli equilibri patrimoniale, finanziario ed economico dell’azienda sono condizioni che si verificano quando l’azienda è in grado di gestire in modo ottimale le sue risorse e le sue obbligazioni, senza compromettere la sua solidità, solvibilità e redditività. Il concetto di equilibrio nell'economia aziendale è piuttosto dinamico e deve tenere in considerazione andamenti e prospettive evolutive future dell'azienda e dell'ambiente che la circonda.
Equilibrio patrimoniale
Si parla di equilibrio patrimoniale di un’azienda quando sono presenti rapporti corretti tra impieghi e fonti di finanziamento, rapporti ottimali fra capitale proprio e capitale di terzi, rapporti opportuni tra attivo immobilizzato e attivo circolante.
Nello specifico, per avere equilibrio patrimoniale:
- i debiti a medio e lungo termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a medio e lungo termine,
- i debiti a breve termine devono essere di importo inferiore agli impieghi a breve termine,
- l’azienda deve essere sufficientemente capitalizzata ossia dotata di mezzi propri, deve essere elastica e flessibile e, per questo motivo, è importante che le immobilizzazioni non incidano notevolmente sul totale degli impieghi.
L'equilibrio patrimoniale dipende, oltre che dalla capacità di ripristinare la ricchezza consumata per effetto della gestione, anche dalle operazioni compiute con soggetti portatori di interessi istituzionali direttamente volte a modificare l'entità del patrimonio. Esso esprime l'attitudine dell'azienda ad accumulare e mantenere un ammontare di ricchezza (patrimonio) che sia congruo rispetto agli investimenti necessari allo svolgimento delle sue finalità istituzionali.
L’azienda utilizza vari strumenti finanziari a sua disposizione nello svolgimento della propria attività e nel perseguimento della mission. In ogni caso è importante che i flussi delle entrate e delle uscite siano sempre coordinati per scadenza. L’azienda, infatti, presenta equilibrio finanziario quando è in grado di far fronte con le proprie entrate agli obblighi di pagamento assunti in precedenza e agli investimenti che si rendono necessari.
Equilibrio finanziario
L’equilibrio finanziario riguarda la capacità dell’azienda di far fronte ai flussi di cassa in entrata e in uscita, generati dalla sua attività. In particolare, si dice che l’azienda ha un equilibrio finanziario quando:
- il flusso di cassa operativo, cioè la differenza tra le entrate e le uscite monetarie derivanti dall’attività ordinaria, è positivo o almeno pari agli investimenti netti (acquisti meno vendite di immobilizzazioni);
- il flusso di cassa totale, cioè la somma del flusso di cassa operativo e del flusso di cassa finanziario, cioè la differenza tra le entrate e le uscite monetarie derivanti da operazioni finanziarie (prestiti, rimborso debiti, distribuzione utili, ecc.), è positivo o almeno pari alla variazione della liquidità.
Equilibrio economico
Si parla di equilibrio economico quando i ricavi coprono i costi in modo da consentire una sufficiente remunerazione all’imprenditore. La differenza tra ricavi e costi genera un utile. L'equilibrio economico in senso stretto è dato dall'attitudine ad operare in condizioni che consentono almeno di ripristinare la ricchezza consuata nello svolgimento della gestione.
L’equilibrio economico riguarda la redditività dell’azienda, cioè la sua capacità di generare un risultato economico positivo, cioè un utile. In particolare, si dice che l’azienda ha un equilibrio economico quando:
- i ricavi sono superiori ai costi, sia variabili che fissi;
- il margine operativo lordo, cioè la differenza tra i ricavi e i costi operativi (esclusi gli interessi passivi), è positivo e sufficiente a coprire gli oneri finanziari e fiscali;
- il reddito netto, cioè la differenza tra il margine operativo lordo e gli oneri finanziari e fiscali, è positivo e consente di remunerare adeguatamente il capitale proprio.
Equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico: approfondimenti
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