La fatturazione elettronica è obbligatoria dal 1° gennaio 2024 anche per i titolari di partita IVA in regime forfettario. È creata tramite software e inviata al Sistema di Interscambio. In questo articolo troverai una guida sintetica alla fatturazione elettronica in Italia, con evidenza dei requisiti e delle scadenze per evitare sanzioni.
La fatturazione elettronica è un documento digitale strutturato, inviato telematicamente al Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate e recapitato al destinatario tramite lo stesso sistema. Contiene i dati essenziali come i soggetti coinvolti (emittente e destinatario), l'operazione eseguita, l'importo, il numero progressivo, l'IVA, la data dell'operazione e dell'emissione.
Introdotta gradualmente nel mondo dei titolari di partita IVA, la fattura elettronica è diventata obbligatoria per tutti i soggetti, compresi i contribuenti in regime forfettario, dal 1° gennaio 2024. Viene compilata con un software specifico e trasmessa al Sistema di Interscambio, che ne verifica la correttezza formale e la invia al destinatario.
Se i destinatari non possiedono una partita IVA o un indirizzo PEC, possono trovare la fattura nel loro cassetto fiscale. La fattura elettronica si considera emessa quando inviata al Sistema di Interscambio ma deve rispettare termini specifici per essere valida: le fatture immediate devono essere emesse entro 12 giorni dall'operazione mentre le fatture differite entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui si è conclusa l’operazione.
La fattura differita, introdotta per agevolare i contribuenti, richiede l'indicazione della data dell'operazione, della data di emissione e della data di trasmissione al Sistema di Interscambio. Può essere utilizzata per cessioni di beni con documenti di trasporto o prestazioni di servizi nello stesso mese solare.
La fattura anticipata è emessa quando il pagamento avviene prima della consegna del bene o del servizio, entro 12 giorni dal pagamento.
Le sanzioni per mancata o ritardata emissione di fatture elettroniche, modificate dal Decreto Sanzioni (decreto legislativo 87/2024), prevedono un'ammenda pari al 70% dell'imposta relativa all'imponibile non documentato, con un minimo di 300 euro. Per violazioni non collegate a obblighi dichiarativi, come per i forfettari, le sanzioni vanno da 250 a 2.000 euro. È possibile ridurre le sanzioni attraverso il ravvedimento operoso.
La fatturazione elettronica è uno strumento indispensabile per la gestione delle operazioni fiscali ma è fondamentale rispettare i termini e le scadenze per evitare sanzioni. Se desideri approfondire ulteriormente l'argomento e giungere ad una comprensione più dettagliata delle normative e delle best practices, ti consiglio il libro che ho scritto per Maggioli Editore dal titolo Guida alla fatturazione elettronica tra privati. Questo testo offre una panoramica completa delle regole e dei suggerimenti pratici per una gestione efficace e conforme.
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