Il negozio alimentari è l'espressione imprenditoriale più semplice ed elementare. È una valida alternativa al lavoro dipendente e, in genere, non necessita di particolari corsi di preparazione o specifici titoli di studio. Mi sto riferendo a quella attività commerciale che prevede la vendita di beni in ambienti di piccole dimensioni, solitamente con superficie inferiore a 250 mq, comunemente chiamati anche "esercizi di vicinato". In particolare, con questo articolo affronterò il tema legato all'apertura di un negozio di generi alimentari per il quale occorre rispettare specifici requisiti. Vediamo quali.
Cosa è il negozio alimentari
Il negozio alimentari è un luogo dove si possono acquistare prodotti alimentari di vario tipo, come frutta, verdura, carne, pesce, pane, formaggi, salumi, dolci, bevande e altro ancora. Può avere diverse dimensioni e offrire molteplici servizi, come la consegna a domicilio, il pagamento con carta o il self-service.
Si tratta di un'attività la cui storia risale all’antichità, quando i mercanti vendevano i loro prodotti nei mercati all’aperto. Con il passare del tempo, i negozi alimentari si sono evoluti e hanno iniziato a offrire prodotti più vari e di qualità superiore. Oggi, i negozi alimentari sono presenti in quasi tutte le città e i paesi del mondo e sono diventati una parte essenziale della vita quotidiana delle persone. Da non sottovalutare l'aspetto amministrativo dell'attività: la gestione di un negozio alimentari è piuttosto semplice e alla portata di tutti.
Perchè aprire un negozio di generi alimentari
Un negozio di generi alimentari è un’attività commerciale che si occupa della vendita al dettaglio di prodotti alimentari e di prima necessità. Si tratta di un settore che offre parecchie opportunità di business per chi vuole sfruttare le proprie competenze e passioni nel campo della vendita e dell’alimentazione. Tuttavia, per aprire un minimarket è necessario seguire un iter burocratico ben preciso e affrontare dei costi di investimento e di gestione.
Il cliente che sceglie di fare acquisti presso un negozio alimentari va incontro a diversi vantaggi. Innanzitutto, può scegliere tra una vasta gamma di prodotti freschi e di stagione, che garantiscono una maggiore qualità e salubrità. Inoltre, può risparmiare tempo e denaro, confrontando i prezzi e le offerte dei diversi negozi e approfittando delle promozioni e dei buoni sconto. Infine, può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, riducendo gli sprechi e preferendo i prodotti locali e biologici.
Come aprire un negozio alimentari
In linea generale, per aprire un negozio di generi alimentari devi rispettare i medesimi requisiti per aprire un'attività commerciale. Più specificamente: per aprire un negozio con superficie di vendita non superiore a 250 mq è necessario presentare al Comune una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia). In molti Comuni la domanda può essere presentata tramite PEC.
In sintesi, per aprire un negozio di generi alimentari devi seguire questo iter:
- iscriverti gratuitamente per avere accesso a questi strumenti professionali per gestire il negozio di generi alimentari. In questo modo avrai accesso a risorse gratuite e assistenza continua. Inoltre potrai gestire l'inventario dei prodotti, elaborare gli ordini dei tuoi clienti con la massima efficienza e, se fai consegna a domicilio, approfittare delle diverse opzioni di consegna (anche in giornata);
- aprire la partita IVA e le posizioni INPS e INAIL;
- iscriverti al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- inviare la Comunicazione Unica telematica al Registro delle Imprese tramite PEC;
- inviare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune almeno 30 giorni prima dell’apertura del negozio;
- ottenere le autorizzazioni necessarie in base alla tipologia e alla provenienza dei prodotti alimentari venduti.
L'art. 7 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114 stabilisce che, in riferimento all'avvio degli esercizi di vicinato, nella segnalazione di inizio attività il soggetto interessato deve dichiarare:
- di essere in possesso dei requisiti professionali;
- di avere rispettato i regolamenti locali di polizia urbana, annonaria e igienico-sanitaria, i regolamenti edilizi e le norme urbanistiche nonchè quelle relative alle destinazioni d'uso;
- il settore o i settori merceologici, l'ubicazione e la superficie di vendita dell'esercizio.
Cosa serve per aprire un negozio alimentare
Mentre per la vendita di prodotti non alimentari non occorrono particolari requisiti professionali, per la vendita di generi alimentari occorre presentare la Notifica Sanitaria ed è necessario il possesso di almeno uno dei seguenti requisiti professionali:
- avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni;
- avere esercitato in proprio per almeno due anni, anche non continuativi, nell'ultimo quinquennio, l'attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande;
- avere prestato la propria opera, per almeno due anni, anche non continuativi, nell'ultimo quinquennio, presso imprese esercenti l'attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato addetto alla vendita o all'amministrazione o alla preparazione degli alimenti o in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di coniuge o parente o affine, entro il terzo grado dell'imprenditore, in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all'INPS;
- essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola a indirizzo professionale, almeno triennale, purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti;
- essere iscritto nel registro esercenti il commercio per l’attività di somministrazione alimenti e bevande e/o per l’attività di vendita per uno dei gruppi merceologici individuati dalle lettere a), b) e c) dell’art. 12, comma 2 del Decreto Ministeriale n. 375 del 4 agosto 1988 (tabelle merceologiche I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII) presso la Camera di commercio e di non esserne stato cancellato per perdita dei requisiti soggettivi;
- aver superato l’esame di idoneità all’esercizio dell’attività di somministrazione alimenti e bevande e/o per l’attività di vendita per uno dei gruppi merceologici individuati dalle lettere a), b) e c) dell’art. 12, comma 2 del Decreto Ministeriale n. 375 del 4 agosto 1988 (tabelle merceologiche I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII) presso la Camera di commercio.
Fra gli altri requisiti di accesso e di esercizio delle attività commerciali, l'art. 71 del D.Lgs. 26 marzo 2010, n. 59 stabilisce che non possono esercitare l'attività commerciale di vendita e di somministrazione:
- coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione;
- coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale;
- coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VIII, capo II del codice penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione;
- coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del codice penale;
- coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali;
- coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, ovvero a misure di sicurezza.
In sintesi, per aprire un negozio di generi alimentari è necessario essere in possesso di alcuni requisiti professionali. Tra i più rilevanti:
- avere almeno due anni di esperienza nel settore della somministrazione di bevande e alimenti;
- avere il certificato per la somministrazione di bevande e alimenti;
- avere la certificazione sanitaria rilasciata dall’ASL.
Fermi restando i requisiti igienico-sanitari, negli esercizi di vicinato autorizzati alla vendita dei prodotti alimentari e di bevande, è consentito il consumo immediato dei medesimi a condizione che siano esclusi il servizio di somministrazione e le attrezzature ad esso direttamente finalizzati.
Costi per aprire un negozio di generi alimentari
I costi per aprire un negozio di generi alimentari dipendono da diversi fattori, tra cui:
- la dimensione e la posizione del locale;
- l’arredamento e l’attrezzatura necessari;
- il tipo e la quantità di prodotti alimentari offerti;
- le spese fisse e variabili di gestione.
In generale, si stima che per aprire un negozio di generi alimentari di circa 80 mq, con uno spazio dedicato al magazzino, servano almeno 50.000 euro di investimento iniziale. A questo si devono aggiungere le spese per il personale, l’affitto, le utenze, le tasse, il marketing e il rifornimento della merce.
Puoi abbattere i costi di avvio e di gestione di un negozio alimentari se decidi di aprire un negozio online. I costi di avvio di un negozio online sono in genere inferiori a quelli di un negozio fisico. Questo perché non è necessario affittare o acquistare un locale, acquistare attrezzature e arredamenti, o assumere dipendenti. Per cominciare puoi utilizzare questo sistema di e-commerce. Grazie ad un App Store fornitissimo non avrai difficoltà ad aprire il tuo negozio e a vendere i tuoi prodotti online.
Guadagni di un negozio di generi alimentari
I guadagni di un negozio di generi alimentari dipendono da molti fattori, tra cui il fatturato, i costi, il margine di guadagno e la concorrenza. In media, si stima che un negozio di generi alimentari possa avere un fatturato annuo di circa 200.000 euro, con un margine di guadagno del 20%. Questo significa che il guadagno netto annuo potrebbe essere di circa 40.000 euro, a cui vanno sottratte le tasse e le spese. Per aumentare i propri guadagni, è fondamentale monitorare costantemente il mercato, i clienti e i fornitori, cercando di ottimizzare i costi e le vendite.
Consigli per aprire un negozio di generi alimentari di successo
Per rendere il tuo negozio di generi alimentari remunerativo e redditizio, è importante seguire alcuni consigli pratici, tra cui:
- scegliere una location strategica, in zone abitate, frequentate o vicine a scuole, uffici o università;
- offrire prodotti differenzianti e di qualità, come quelli artigianali, tipici, biologici, a chilometro zero, per celiaci o vegani;
- curare l’allestimento e la pulizia del negozio, rendendolo accogliente e ordinato;
- fidelizzare i clienti con servizi aggiuntivi, come la consegna a domicilio, il pagamento con carta o il cashback;
- promuovere l’attività con strumenti di marketing online e offline, come il sito web, i social media, i volantini o le iniziative speciali.
Aprire un negozio di generi alimentari può essere una buona idea imprenditoriale per te che vuoi intraprendere un’attività commerciale nel settore alimentare. Tuttavia, per avere successo è necessario seguire un iter burocratico preciso, affrontare dei costi di investimento e gestione e differenziarsi dalla concorrenza con prodotti e servizi di qualità. Inoltre, è importante valutare attentamente le prospettive di guadagno e i rischi del mercato, cercando di adattarsi alle esigenze e alle preferenze dei clienti.
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