L'e-commerce, altrimenti detto commercio elettronico, è la cessione di beni e servizi tramite Internet. Il commercio elettronico può essere diretto e indiretto: si ha e-commerce diretto quando il contratto nasce e si esaurisce su Internet mentre si ha e-commerce indiretto quando, dopo la formalizzazione del contratto online, l'invio del prodotto avviene in maniera tradizionale. Sono queste le nozioni base per comprendere l'e-commerce ma l'obiettivo di questo articolo è ben altro: fornirti i principali riferimenti normativi, operativi e fiscali nonché qualche suggerimento utile che ti permetterà di aprire un e-commerce di successo.
Cos'è il commercio elettronico
Il commercio elettronico consiste nello svolgimento di attività commerciali e transazioni per via elettronica e comprende la commercializzazione di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione online di contenuti digitali, l'effettuazione per via elettronica di operazioni finanziarie e di Borsa, gli appalti pubblici per via elettronica ed altre procedure di tipo transattivo delle Pubbliche Amministrazioni. Più semplicemente il commercio elettronico è quella particolare forma di attività economica che può riguardare beni o servizi ed è realizzato mediante l'uso di Internet.
Se ti stai chiedendo perché dovresti lanciarti nel commercio online, mi piacerebbe risponderti con una frase di Enrico Ratto nel libro L'ABC dell'ecommerce. Ci sono moltissime ragioni, oggi, per scegliere il commercio online: accentrare il controllo del business; evitare di costruire una rete di rivenditori e agenti; accedere ai mercati internazionali; rivolgersi a molte più persone di quante se ne potrebbero contattare fisicamente; essere più flessibile; vendere prodotti a costo marginale di produzione zero.
Forme di commercio elettronico
Si possono distinguere le seguenti forme di commercio elettronico:
- Business to Business (B2B): le due parti contraenti sono entrambe imprenditori o professionisti;
- Business to Consumer (B2C): rappresenta la vendita elettronica al minuto dove l'impresa vende beni o servizi al consumatore finale;
- Consumer to Business (C2B): si verifica quando il consumatore instaura il rapporto commerciale con un imprenditore;
- Consumer to Consumer (C2C) detto anche Person to Person (P2P): si ha quando lo scambio commerciale avviene tra privati;
- Business to Public Administration (B2Pa): rappresenta i rapporti instaurati tra un'impresa e la Pubblica Amministrazione.
Il settore del commercio elettronico che si è sviluppato più velocemente e, quindi, il più promettente è, in ogni caso, il business to business che riguarda lo sviluppo di rapporti commerciali su Internet tra imprese e fornitori. Basti pensare che nel 1999 solo negli Stati Uniti il fatturato del B2B ha raggiunto i 110 miliardi di dollari. (S. Campodall'Orto, B. Ghiglione - Manuale di commercio elettronico per piccole e medie imprese ed. FrancoAngeli - 2000).
In base al tipo di beni che si intende commercializzare si ha commercio elettronico diretto, se l'e-commerce ha per oggetto beni immateriali che possono essere trasferiti attraverso le reti telematiche, e commercio elettronico indiretto, caratterizzato da una prima fase che avviene online (formalizzazione dell'ordine e pagamento) e da un'altra che avviene offline (invio del prodotto tramite i tradizionali mezzi di trasporto).
E-commerce indiretto
Nell'ecommerce indiretto il canale elettronico serve solo per la conclusione del contratto fra le parti e per l'eventuale pagamento del corrispettivo ma non per la spedizione del bene acquistato. Un tipico esempio di commercio elettronico indiretto è quando il compratore acquista un prodotto elettronico formalizzando l'ordine e il pagamento online ma ricevendo il bene tramite i tradizionali sistemi di spedizione.
E-commerce diretto
Il commercio elettronico diretto comprende anche la spedizione del bene o la prestazione del servizio effettuato tramite Internet. In sintesi, quindi, utilizzando il solo canale elettronico si dovrà realizzare la conclusione del contratto: ordine, pagamento e consegna del bene. Un tipico esempio di commercio elettronico diretto è quando il compratore acquista un libro elettronico che, dopo aver effettuato ordine e pagamento, provvederà a scaricare tramite una semplice procedura guidata.
Aprire un e-commerce: come fare
Benissimo, adesso che abbiamo chiarito le nozioni base del commercio elettronico vediamo come rendere operativo ciò che abbiamo imparato. Un'attività legata al commercio elettronico non può esistere senza un sito Internet di e-commerce. L'apertura di un e-commerce non può prescindere dalla necessità di aprire un sito web di successo. Il sito web è la piattaforma che ti permetterà di vendere i tuoi prodotti sfruttando il canale di Internet. È come avere un tradizionale negozio ubicato in uno spazio virtuale, un luogo che agevola l'incontro tra la tua azienda e i tuoi clienti. Una volta aperto un sito web è bene capire che forma deve avere l'e-commerce ossia individuare la nicchia di mercato alla quale vendere beni o servizi.
«Troppa teoria!» Mi dirai tu. «Non potremmo dedicarci un po' anche alla pratica?» Ottima riflessione. Quindi, per intenderci, vuoi sapere - tecnicamente - come si apre un e-commerce. La soluzione è Magento (attenzione, non è l'unica; altre soluzioni valide sono WordPress e Drupal con i rispettivi moduli ecommerce, Shopify, OpenCart).
Perché proprio Magento? Perché è il CMS più utilizzato e quello con il marketshare più alto nella graduatoria del milione di siti ecommerce più importanti. È considerato il best in class in quanto a linearità della progettazione, presenza di developer e system integrator certificati per la creazione e l'implementazione di portali ecommerce (F. Antonacci, Ecommerce marketing & vendite. Strumenti e strategie per vendere online, ed. Hoepli, 2018).
Da quando è stato acquistato da eBay, ha impostato la propria strategia di marketing su due versioni della piattaforma:
- la versione Community, destinata a nuovi imprenditori nel settore e a sviluppatori interessati allo sviluppo e test di nuove implementazioni o del core della piattaforma;
- la versione Enterprice Edition, a pagamento, che grazie alla formula chiavi in mano permette all'imprenditore di ricevere una consulenza diretta del partner Magenti di zona.
Per aprire il tuo ecommerce dovrai, quindi, installare Magento sul tuo spazio web, personalizzare lo store e configurarlo per i motori di ricerca. Paura? Macché! Prova a dare un'occhiata a questa guida Magento.
E-commerce semplice o drop shipping
Non pensare che, fin dall'inizio, sia necessario avere un catalogo di migliaia e migliaia di articoli. Iniziare con una selezione limitata di articoli in vendita può aiutarti a semplificare le operazioni. In questo modo non avrai alcuna difficoltà quando dovrai redigere l'inventario. E poi, se vuoi zero problemi di imballaggio e spedizione puoi utilizzare il drop shipping. Grazie a questa modalità di vendita, acquisti un prodotto da un drop shipper solo quando un cliente effettua un ordine tramite il tuo ecommerce. Il drop shipper gestisce l'adempimento in modo che tu non debba mai occupartene. Oltre a semplificare la logistica, questo metodo ti assicura anche di non ritrovarti con un sacco di inventario invenduto.
Il drop shipping in due parole: è un sistema di evasione degli ordini che ti permette di procurarti le merci direttamente da un grossista e poi spedirle ai tuoi clienti senza necessità di tenere un magazzino. In pratica, non devi acquistare grandi quantità di prodotti da vendere e tenerli in magazzino. Più nel dettaglio, collabori con un fornitore e inizi con il pubblicare una lista dei suoi prodotti da vendere sul tuo sito web. Sarà, poi, il tuo fornitore a spedire direttamente gli ordini al tuo cliente dal suo magazzino e ai suoi costi di spedizione. In questo modo su di te graverà esclusivamente il costo del prodotto spedito.
Sono in tanti a lavorare con la tecnica del drop shipping (ti sembrerà strano ma anche Amazon lavora in questo modo). Se vuoi approfondire la materia ti suggerisco di partire dal libro DropShipping: vendere online senza magazzino.
E-commerce ottimizzato per dispositivi mobili
Quando configuri il tuo sito web di e-commerce, assicurati che includa funzionalità in grado di avvisarti tempestivamente tramite SMS e/o e-mail dei problemi dei clienti, delle domande e di altri problemi urgenti e che sia ottimizzato per i dispositivi mobili in modo da poter gestire la manutenzione back-end sul tuo smartphone.
Parti con il piede giusto
Per adesso abbiamo visto cos'è un e-commerce, abbiamo aperto un sito web e data una forma al nostro commercio elettronico. Addentriamoci ancora un po' nell'argomento affrontando gli aspetti fiscali. Certamente il tema potrebbe apparire noioso a molti ma ti assicuro che è di straordinaria utilità poiché ti aiuterà a non commettere errori. Ricorda che ogni errore fiscale si sana con una sanzione. Quindi meglio partire con il piede giusto!
IVA
Sotto il profilo dell'imposta sul valore aggiunto, l'e-commerce indiretto segue le regole IVA valide per la cessione dei beni o le prestazioni di servizi. Per l'e-commerce diretto sono state emanate disposizioni specifiche che regolano alcune possibili fattispecie. Nello specifico il commercio elettronico diretto si configura sempre come prestazione di servizi. È, quindi, rilevante il pagamento del corrispettivo per l'individuazione del momento in cui l'operazione è effettuata e, pertanto, per individuare il momento impositivo ai fini IVA.
Nelle operazioni di commercio elettronico effettuate nei confronti di soggetti passivi d'imposta, sia italiani che stranieri, vale la regola generale per cui occorre rifarsi all'articolo 7-ter del DPR 633/1972.
Data l'importanza di questa materia fiscale, ne ho scritto un libro a cui ti rimando per conoscere le regole. Si intitola Obblighi e adempimenti IVA nelle operazioni nazionali e puoi acquistarlo subito.
Marketing, contrattazione e logistica
Nel commercio elettronico si distinguono tre importanti fasi: marketing, contrattazione e logistica. Il marketing nel commercio elettronico avviene sostanzialmente online e riguarda la pubblicità dei servizi telematici. La contrattazione è la fase in cui avviene la vera e propria transazione telematica. La fase di logistica rappresenta il momento in cui si consegnano i beni o si erogano i servizi per i quali sono state concluse le transazioni.
Guadagnare con il commercio elettronico
Sia ben chiaro: i guadagni derivanti dall'e-commerce non sono immediati. In fondo se apri un negozio tradizionale non puoi aspettarti la fila davanti alla porta fin dal primo giorno di attività. Anche per il commercio elettronico è così. Datti del tempo. Dal momento in cui il tuo e-commerce è online a quando riceverai il primo ordine potranno passare anche giorni, forse settimane, talvolta anche mesi.
Aprire un'attività di e-commerce
Aprire un'attività di e-commerce equivale ad aprire un negozio tradizionale. Non è né più facile né meno rischioso.
Chiunque voglia esercitare l'attività di commercio elettronico deve rispettare una serie di obblighi di carattere informativo. Tali obblighi prevedono la trasmissione di specifiche informazioni prima della conclusione del contratto: identità del fornitore e, in caso di contratti che prevedono il pagamento anticipato, l'indirizzo del fornitore, le caratteristiche essenziali del bene o del servizio, il prezzo comprensivo di tutte le imposte, le spese di consegna, le modalità di pagamento, le modalità di consegna del bene o della prestazione, l'esistenza del diritto di recesso, la durata della validità dell'offerta e la durata minima del contratto.
Se vuoi vendere beni e servizi tramite commercio elettronico devi rendere facilmente reperibili e accessibili in modo permanente le seguenti informazioni:
- ragione sociale;
- domicilio o sede legale;
- numero di telefono e e-mail/Pec;
- numero di iscrizione al repertorio dell'attività economica, REA o al registro delle imprese;
- gli elementi di individuazione nonché gli estremi della competente autorità di vigilanza qualora l'attività sia soggetta a concessioni, licenze o autorizzazioni;
- il numero della Partita Iva.
Inoltre, in caso di esercizio di professioni regolamentate, devono essere facilmente accessibili anche le seguenti informazioni:
- ordine professionale presso cui il prestatore è iscritto e il numero di iscrizione;
- il titolo professionale e lo Stato in cui è stato rilasciato;
- il riferimento alle norme professionali e agli eventuali codici di condotta vigenti nello Stato membro di stabilimento e le modalità di consultazione dei medesimi.
L'imprenditore che intende aprire un'attività di commercio elettronico non è obbligato a richiedere alcuna autorizzazione salvo quelle che, per legge, sono ritenute necessarie per intraprendere una tradizionale attività di tipo commerciale. Ho raccolto le regole per aprire un'attività in un pratico ebook dal titolo Guida all'avvio di un'impresa.
13 punti per un e-commerce di successo
In merito all'avvio, alla gestione e alla progettazione di un e-commerce di successo ho trovato molto utile la lettura del libro E-commerce vincente. Dai modelli di business alle strategie di vendita online. Daniele Rutigliano, autore del testo, sebbene chiarisca a priori che non esiste una formula magica per avere successo, ha definito il percorso che ciascun imprenditore che si affaccia per la prima volta nel mondo dell'e-commerce dovrebbe intraprendere. Li riporto di seguito, rinviandovi alla lettura del testo per ulteriori approfondimenti:
- studiare gli scenari attuali del commercio elettronico;
- trovare l'idea giusta;
- analizzare la concorrenza;
- individuare i modelli di business;
- progettare il proprio Business Model Canvas;
- stilare il business plan;
- avviare la propria impresa;
- configurare il server;
- progettare la piattaforma di vendita online;
- promuovere il proprio e-commerce con una strategia digitale;
- curare i propri punti vendita;
- gestire l'impresa online;
- analizzare i dati registrati per incrementare le vendite.
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