L’home restaurant è un’attività caratterizzata dalla somministrazione di alimenti e bevande presso la propria abitazione o in locali adibiti principalmente ad abitazione privata. Si tratta, in linea generale, di quelle forme di ristorazione che, data la novità del fenomeno, non sono ancora regolamentate se non per casi sporadici. In assenza di normativa, pertanto, occorre fare riferimento alla disciplina dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande adottando i necessari distinguo per adattarla meglio a questo fenomeno imprenditoriale. In questo articolo troverai un commento alla normativa vigente per comprendere come adattarla al caso di specie e aprire un home restaurant.
Chi vuole aprire un home restaurant nella propria città è consapevole di voler avviare un’attività che, anche se condotta all’interno della propria abitazione privata e, quindi, rivolta ad un gruppo di utenti abbastanza contenuto, è comunque un’attività d’impresa e, in quanto tale, deve rispettare i requisiti previsti per le tradizionali attività di somministrazione quali ristoranti e bar.
Risulta opportuno precisare che allo stato attuale l’attività di home restaurant non è supportata da alcuna disposizione normativa. In realtà esiste una interpretazione del Mise sulla materia che, in quanto tale, non può avere carattere cogente né forza normativa.
In riferimento al numero contenuto delle persone che possono avere accesso contemporaneamente all’home restaurant, le normative regionali possono prevedere un limite. Con l’articolo 23 della delibera di giunta regionale del 24 ottobre 2022, n. 1338, la Regione Marche ha, infatti, previsto un numero massimo di coperti pari a deci ovvero di quindici in caso di social eating ossia eventi finalizzati alla condivisione dell’esperienza culinaria.
Quindi, dando per scontato il possesso dei requisiti morali e professionali, l’imprenditore che vuole aprire un home restaurant nella propria abitazione deve presentare un’istanza al Comune territorialmente competente. Infatti, l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande è soggetta a presentazione di segnalazione certificata di inizio attività.
Fai attenzione, perché in alcuni casi ossia quando l’attività è avviata in particolari zone sottoposte a tutela, occorre necessariamente ottenere l’autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale.
Sul punto, tuttavia, risulta opportuno richiamare la sentenza del 23 maggio 2019, n. 139 con la quale il giudice di pace di S. Miniato ha accolto il ricorso di uno chef che, avendo avviato un home restaurant senza avere preventivamente presentato la SCIA, si è visto notificare una sanzione. Il giudizio è stato così espresso tenuto conto dell’inesistenza di una norma di diritto positivo che preveda l’obbligo di comunicazione.
In ogni caso, la normativa per aprire un home restaurant non può che essere la legge 25 agosto 1991, n. 287, applicabile a tutte le attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande poiché, ai sensi dell’articolo 1, c. 1, la legge “si applica alle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e di bevande. Per somministrazione si intende la vendita per il consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell'esercizio o in una superficie aperta al pubblico, all'uopo attrezzati”.
Le attività di somministrazione di alimenti e di bevande devono essere esercitate nel rispetto delle vigenti norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica e igienica-sanitaria, nonché di quelle sulla destinazione d'uso dei locali e degli edifici, fatta salva l'irrogazione delle sanzioni relative alle norme e prescrizioni violate.
Attenzione, inoltre, alla conservazione delle materie e alla lavorazione dei pasti. Questi devono avvenire in locali dedicati nel rispetto delle norme igienico-sanitarie previste per coloro che svolgono attività di somministrazione alimenti e bevande.
Utile, benché in molti casi obbligatoria, la stipula di un’assicurazione a copertura dei rischi derivanti dall’attività.
L’home restaurant è un’opportunità di business per coloro che intendano aprire un ristorante nella propria abitazione. Tuttavia il vuoto normativo alimenta i dubbi e le perplessità di chi vuole trasformare l’attività nella principale fonte di reddito. In assenza di specifiche normative occorre, quindi, applicare, per analogia, le normative esistenti. Il libro Home restaurant e social eating fa questo per te. Ti espone il panorama delle disposizioni normative vigenti e ti presenta le reali opportunità cui andrai incontro qualora tu voglia avviare l’attività in forma imprenditoriale o in forma occasionale. Grazie ad una attenta e chiara esposizione ti permette di esercitare l’attività escludendo i rischi di sanzioni o ingiunzioni da parte delle amministrazioni pubbliche.
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