La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) è l’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro. La durata del beneficio NASpI è calcolata sulla base delle settimane contributive accumulate negli ultimi quattro anni precedenti la data della domanda. In questo articolo ti spiego la procedura che devi adottare per determinare l’assegno di disoccupazione mensile che percepirai.
Cos’è l’assegno di disoccupazione NASpI
L’assegno di disoccupazione NASpI è un trattamento strettamente correlato con la pregressa storia contributiva del lavoratore. Per tale ragione, tanto più lunga è stata l’attività lavorativa negli ultimi quattro anni, quanto maggiore è l’assegno mensile che il lavoratore riceverà.
Prima di indicarti la procedura che dovrai fare per determinare l’assegno di disoccupazione NASpI, dovrai familiarizzare con due valori che ogni anno l’Inps con apposita circolare:
- la retribuzione di riferimento;
- il massimale dell’assegno.
Questi valori, come potrai vedere più avanti risultano essere molto importanti ai fini del calcolo della NASpI.
Normativa calcolo NASpI
Vediamo, adesso, cosa prevede la normativa in materia di calcolo NASpI e, nello specifico, l’articolo 4 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 che istituisce la Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego NASpI. In questo articolo non potrò fare altro che essere sintetico nell’esposizione della disciplina NASpI. Per questo motivo, se vuoi approfondire l’argomento puoi scaricare subito l’ebook Guida alle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, un testo che ti aiuterà a comprendere meglio le regole della principale tutela contro la disoccupazione per i lavoratori subordinati.
La disposizione normativa della NASpI prevede che questa sia rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per 4,33.
A questo punto possono verificarsi due casi differenti:
- la retribuzione mensile è pari o inferiore alla retribuzione di riferimento: in tal caso la NASpI è pari al 75% della retribuzione mensile;
- la retribuzione mensile è superiore al predetto importo: in tal caso l'indennità è pari al 75% del predetto importo incrementato di una somma pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo.
La NASpI non può in ogni caso superare l'importo mensile massimo previsto.
Calcolo NASpI: gli importi che devi conoscere
Vediamo adesso di trasformare tutta questa parte teorica in numeri. Sappiamo che con circolare 29 gennaio 2024, n. 25, l’Inps ha stabilito che:
- la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI è pari, a 1.425,21 euro per il 2024;
- in ogni caso, l’importo massimo mensile di detta indennità non può superare, per il 2024, euro 1.550,42.
Innanzitutto calcoliamo il rapporto tra la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni con il numero di settimane di contribuzione. Il risultato dovrà essere, poi, moltiplicato per 4,33. In sintesi, possiamo applicare la seguente formula:
Retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni | x 4,33 |
Totale settimane di contribuzione |
Da questa formula ne verrà fuori un importo. Se questo importo è inferiore a euro 1.425,21, la NASpI si calcola applicando a questo importo la percentuale del 75% per determinare l’assegno di disoccupazione. Se, invece, tale importo risulta superiore a euro 1.425,21 alla NASpI appena calcolata va aggiunto un ulteriore 25% della differenza tra la retribuzione mensile e il valore che abbiamo ottenuto dalla formula di rapporto. Tale valore, se inferiore a euro 1.550,42, sarà l’importo della NASpI. Qualora fosse superiore, l’assegno della NASpI non potrà mai eccedere l’importo di euro 1.550,42.
Esempio calcolo NASpI
Ti faccio due esempi.
Esempio 1
Ipotizziamo che un lavoratore dipendente, licenziato nel 2024, presenti, negli ultimi quattro anni, una retribuzione imponibile di euro 10.000 e sessanta settimane contributive.
Innanzitutto calcolo il rapporto retribuzione/settimane di contribuzione, la cui formula è riportata poco prima.(10.000 ÷ 60) x 4,33 = 721,67
Essendo tale valore inferiore alla soglia di euro 1.425,21, la NASpI è calcolata nella misura del 75% del valore derivante dal rapporto. Pertanto:721,67 x 75% = 541,25
Esempio 2
Ipotizziamo che un lavoratore dipendente, licenziato nel 2024, presenti, negli ultimi quattro anni, una retribuzione imponibile di euro 25.000 e sessanta settimane contributive.(25.000 ÷ 60) x 4,33 = 1.804,17
Essendo tale importo superiore alla soglia di euro 1.425,21 occorre calcolare il 75% di euro 1.425,21 e maggiorarlo di una percentuale pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile ed euro 1.425,21. Pertanto:1.425,21 x 75% = 1.068,91
(1.804,17 – 1.425,21) x 25% = 94,74
1.068,91 + 94,74 = 1.163,65
L’indennità NASpI è, quindi, pari a euro 1.163,65 essendo tale valore inferiore al massimale di euro 1.550,42.
Décalage NASpI
Tieni conto, infine, che con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022, la NASpI si riduce del 3% ogni mese (cd. décalage) a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione; tale riduzione decorre dal primo giorno dell'ottavo mese di fruizione per i beneficiari della NASpI che abbiano compiuto il cinquantacinquesimo anno di età alla data di presentazione della domanda.
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