Quando il lavoro agricolo occasionale è compatibile con NASpI e Dis-Coll

Con la Legge di bilancio 2023, il legislatore ha esteso per l’anno corrente e per il 2024 una serie di tutele per i rapporti di lavoro agricolo, favorendo forme semplificate di utilizzo delle prestazioni occasionali. È questa un’ottima opportunità di impiego per tutti quei soggetti che hanno perso il lavoro e stanno cercando un impiego. Occorre, tuttavia, fare i conti con la compatibilità di tale reddito occasionale con le indennità di disoccupazione NASpI e Disc-Coll. L’Inps è intervenuta su tale aspetto. Chiarisco tutto in questo articolo.

Lavoro occasionale in agricoltura

La legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di bilancio per il 2023), all’articolo 1, commi da 343 a 354 ha previsto forme semplificate di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura (LOAgri), assicurando ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato.

Le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato sono riferite ad attività di natura stagionale di durata non superiore a quarantacinque giornate annue per singolo lavoratore, rese da soggetti che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti all’instaurazione del rapporto di lavoro agricolo occasionale.

Possono ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale agricolo a tempo determinato tutti i lavoratori agricoli a condizione che rispettino i contratti collettivi nazionali e provinciali di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Prima dell’inizio della prestazione, i medesimi datori di lavoro hanno l’obbligo di trasmettere al Centro per l’impiego una specifica comunicazione.

Il superamento del limite delle quarantacinque giornate di lavoro determina la trasformazione del rapporto in lavoro a tempo determinato.

È importante notare che l’uso di queste nuove prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura è limitato per ora al biennio 2023-2024.

Diritto a chiedere la NASpI e la Dis-Coll

La NASpI è un’indennità, istituita dal decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, che spetta, in linea di massima, ai soggetti che hanno perso involontariamente il proprio posto di lavoro e che viene erogata su domanda dell’interessato. Fra le cause di decadenza al diritto alla NASpI vi è l’impiego presso una nuova occupazione.

Simile alla NASpI è la Dis-Coll, che spetta esclusivamente ai lavoratori occasionali.

Sorge il dubbio, questo punto, se l’assunzione di un lavoro occasionale in agricoltura, della durata di quarantacinque giorni, comporta la decadenza dal diritto a ricevere la NASpI (o la Dis-Coll).

Sotto tale aspetto la normativa è sufficientemente chiara.

Lavoro agricolo e compatibilità NASpI e Dis-Coll

Già in sede di previsione normativa, il legislatore è stato ben attento a tutelare i soggetti con trattamento di disoccupazione NASpI e Dis-Coll indirizzando specificamente la prestazione lavorativa anche a tali beneficiari.

Inoltre ha stabilito che il compenso erogato al lavoratore è esente da qualsiasi imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato entro il limite di quarantacinque giornate di prestazione per anno civile.

Per questo motivo viene posto in capo al datore di lavoro l’obbligo di acquisire dal lavoratore una autocertificazione relativa alla propria condizione soggettiva. Sarà, poi, cura dell’INPS sottrarre dalla contribuzione figurativa relativa alle prestazioni di sostegno al reddito gli accrediti contributivi derivanti dalle prestazioni di lavoro occasionale.

I chiarimenti dell’INPS su lavoro agricolo, NASpI e Dis-Coll

Il chiarimento dell’INPS in materia di compatibilità delle indennità di disoccupazione NASpI e Dis-Coll con le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato arrivano con circolare 7 novembre 2023, n. 89.

L’Istituto prevede che il beneficiario delle indennità di disoccupazione NASpI e Dis-Coll possa svolgere prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura entro il limite di quarantacinque giornate di prestazione per anno civile, senza obbligo di comunicare all’INPS il compenso derivante dalle stesse.

Ciò vuol dire che in caso di svolgimento, entro il predetto limite, di prestazioni occasionali in agricoltura, in concomitanza alla fruizione di prestazioni di disoccupazione NASpI e Dis-Coll, i compensi derivanti dalle prestazioni occasionali sono interamente cumulabili con le indennità di disoccupazione che non saranno soggette a sospensione, abbattimento o decadenza.

Inoltre, la contribuzione versata dal datore di lavoro e dal lavoratore per lo svolgimento delle prestazioni lavorative occasionali in agricoltura è da considerare utile ai fini di eventuali successive prestazioni di disoccupazione, anche agricola.

In caso di prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura, l’INPS provvederà a sottrarre dalla contribuzione figurativa relativa alle prestazioni di disoccupazione NASpI e Dis-Coll gli accrediti contributivi derivanti dalle prestazioni di lavoro occasionale agricolo.

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