NASpI dicembre 2024: il calendario dei pagamenti

Calendario NASpI

Le festività natalizie si avvicinano e in tanti si chiedono quando potranno percepire la NASpI, la misura di sostegno al reddito per i disoccupati, relativa al mese di dicembre 2024. I versamenti riguarderanno tutti gli italiani che ne hanno fatto richiesta e che risultano beneficiari. In questo articolo conoscerai il calendario dei pagamenti NASpI relativamente al mese di dicembre 2024.

La NASpI è una indennità che spetta a coloro che si trovano in stato di disoccupazione involontaria, privi di retribuzione o di un compenso derivante da prestazioni di lavoro subordinato o parasubordinato. L’indennità di disoccupazione è erogata mensilmente dall’INPS ai lavoratori e alle lavoratrici che perdono involontariamente il lavoro.

Pertanto, sono beneficiari della NASpI:

  • titolari di rapporto di lavoro subordinato;
  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative;
  • artisti con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti di cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci, di cui alla legge 240/1984.

Da quest’anno, come sottolineato nel messaggio dell’INPS n. 4579/2023, il trattamento spetta anche ai giornalisti che, dopo la riforma dell’INPGI, passano alla gestione dell’Istituto di Previdenza.     

La NASpI dicembre 2024, pertanto, non spetta ai lavoratori che si dimettono, a meno che non vi siano giustificate ragioni, o che hanno interrotto il loro rapporto di lavoro con una risoluzione consensuale, fatta eccezione per alcuni casi specifici. Ad esempio, la NASPI spetta alle lavoratrici che hanno dato le dimissioni durante il periodo di maternità, entro il primo anno di vita del bambino, o ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa. Ad esempio, in caso di mancato pagamento della retribuzione, molestie sessuali subite sul luogo di lavoro, modifiche peggiorative delle mansioni lavorative, mobbing, ecc. 

In caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, la NASPI spetta solo se è riconosciuta nell’ambito della procedura di conciliazione presso la Direzione territoriale del Lavoro, nell’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, oppure a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi in un’altra sede della stessa azienda, distante più di 50 km dalla propria residenza e/o raggiungibile in oltre 80 minuti con l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Con messaggio del 23 febbraio 2024, n. 804, l'INPS ha comunicato che a partire dal 1° marzo 2024 prende il via la modalità esclusiva della nuova procedura per la presentazione delle domande di NASpI e DIS-COLL. La nuova procedura di invio della domanda per l’accesso alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), implementata nell’ambito del progetto PNRR “Reingegnerizzazione della NASpI e DIS-COLL”, diventa in questo modo la modalità esclusiva di presentazione della domanda di indennità NASpI sia per i cittadini che per gli Istituti di Patronato.     

Il servizio di presentazione della domanda è accessibile direttamente dal sito internet dell'Inps, autenticandosi con la propria identità digitale – SPID livello 2, CNS o CIE. 

Per richiedere la NASpI sono necessarie almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. La contribuzione utile è anche quella dovuta ma non versata e sono valide tutte le settimane retribuite, purché risulti erogata o dovuta per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali.     

L’indennità NASpI spettante è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se non supera l’importo stabilito dalla legge rivalutato annualmente dalla variazione dell’indice ISTAT. L’importo della prestazione non può comunque mai superare un limite massimo stabilito ogni anno per legge. Per il 2024, l’importo massimo della prestazione è fissato in euro 1.550,42 mensili (come comunicato dall’INPS con circolare 29 gennaio 2024, n. 25).     

Se vuoi approfondire questo argomento e conoscere tutti i dettagli sulla NASpI, come funziona, come fare domanda, quali sono i casi di compatibilità e cumulabilità con altre prestazioni, come gestire la NASpI se trovi un nuovo lavoro o se vuoi avviare una tua attività, ti consiglio di scaricare l’ebook Guida alle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL. Si tratta di un testo che ti spiega in modo chiaro e semplice tutto quello che devi sapere sulla NASpI. Potrai scaricarlo subito sul tuo dispositivo e consultarlo quando vuoi.

L’indennità di disoccupazione viene erogata mensilmente dall’INPS. Il pagamento dell’indennità NASpI avviene, di norma, con cadenza mensile tramite:

  • accredito su conto corrente bancario o postale o su libretto postale;
  • bonifico presso l'ufficio postale nella provincia di residenza o domicilio del richiedente.

Relativamente alla NASpI dicembre 2024, il pagamento potrebbe essere previsto a decorrere da lunedì 2 e continuare fino a venerdì 13. Fai attenzione, però, perché le date effettive di pagamento sono variabili in base al singolo beneficiario ed alle disponibilità finanziarie delle varie sedi territoriali Inps.     

Puoi controllare il pagamento della NASpI dicembre 2024 accedendo al tuo cassetto previdenziale tramite Spid, CIE o CNS. Quindi accedi alla sezione "Prestazione" e, infine, alla voce "Pagamenti".     

Dallo stesso portale dell’Inps potrai presentare anche la domanda per l’anticipo NASpI. In questo modo otterrai, in soluzione unica, tutto l’importo dell’indennità che avresti ricevuto spalmato in rate mensili. Ricorda, però, che potrai ottenere l’anticipo NASpI solo se è tua intenzione aprire una partita IVA.

Infatti, poiché la finalità dell’anticipo NASpI è favorire l’avvio di attività connotate da un effettivo carattere di autonomia e da un certo grado di rischio d’impresa, non è riconosciuto in caso di instaurazione di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.     

Merita un doveroso cenno l’ipotesi di compatibilità dell’Assegno di inclusione quando si percepisce la NASpI. Nello specifico, la domanda che si pongono tanti italiani è: chi percepisce la NASpI, può richiedere l’Assegno di inclusione?     

Sì. L’Assegno di inclusione è compatibile con il godimento della NASpI, della DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) o di altri strumenti di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. Tali prestazioni, tuttavia, rilevano ai fini della misura in quanto concorrono a determinare il reddito familiare, secondo quanto previsto dalla disciplina dell’ISEE.    

La disciplina sullo svolgimento di attività lavorativa in corso di fruizione delle prestazioni di disoccupazione NASpI prevede la possibilità di cumulo con i redditi derivanti da attività lavorativa subordinata/parasubordinata e autonoma. Con messaggio 9 aprile 2024, n. 1414, l’Inps ha riepilogato i limiti reddituali riferiti al 2023 e al 2024 ai fini della compatibilità con le prestazioni di disoccupazione NASpI.

In particolare, stante le modifiche apportate dal decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, relativamente all’ammontare del reddito escluso da imposizione fiscale (c.d. no tax area), i limiti reddituali riferiti agli anni 2023 e 2024 (e, quindi, anche in riferimento ai pagamenti NASpI dicembre 2024) ai fini della compatibilità con le prestazioni di disoccupazione NASpI sono i seguenti:

  • limite di reddito annuo da lavoro dipendente/parasubordinato: 8.173,91 euro per l’anno 2023 (invariato rispetto al 2022);
  • limite di reddito annuo da lavoro autonomo: 5.500 euro per gli anni 2023 e 2024 (invariato rispetto al 2022);
  • limite di reddito annuo da lavoro dipendente/parasubordinato: 8.500 euro per l’anno 2024.
Per approfondire

Ammortizzatori sociali e misure a sostegno del reddito

Questo ebook è una guida completa agli ammortizzatori sociali e alle misure a sostegno del reddito. Il testo è aggiornato con tutte le novità introdotte dal decreto Sostegni (decreto legge 22 marzo 2021, n. 41). Partendo dalla riforma degli ammortizzatori sociali attuata in virtù della legge delega del 10 dicembre 2014, n. 183, l'opera si concentra sugli strumenti introdotti dal decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, sugli strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro introdotti nel nostro ordinamento con decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, sugli altri strumenti di tutela rivolti a operatori agricoli e professionisti e sugli interventi temporanei previsti per far fronte all'emergenza Coronavirus.

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Guida alle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL

Questo ebook espone chiaramente le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL come disciplinate dal decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 e successive modifiche. La NASpI è la principale tutela contro la disoccupazione per i lavoratori subordinati che abbiano perduto involontariamente l'occupazione. Analoga alla NASpI è la DIS-COLL che tutela i collaboratori coordinati e continuativi.

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Commenti

Ricordo che, con messaggio n. 4579/2023, l'Inps ha informato che la NASpI spetta anche ai giornalisti che, dopo la riforma dell’INPGI, sono passati alla gestione INPS.

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