Il TFR, o trattamento di fine rapporto, è una quota di retribuzione che il datore di lavoro accantona ogni mese per ciascun lavoratore dipendente e che verrà corrisposta al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Al momento dell'assunzione il datore di lavoro informerà il lavoratore sulla possibilità di mantenere il TFR in azienda oppure destinare il TFR ad un fondo pensione. Da quel momento il lavoratore ha un periodo di tempo ben definito per fare la propria scelta e decidere cosa farne del TFR. Con la consapevolezza che la non scelta è comunque una scelta. Se anche tu non sai dove mettere il tuo TFR, questo articolo ti aiuterà a comprendere i vantaggi e gli svantaggi delle diverse opzioni.
Il TFR ha una funzione previdenziale in quanto costituisce una risorsa importante per il futuro del lavoratore. Per questo motivo le più recenti normative consentono al lavoratore di scegliere dove destinare il TFR. In particolare la scelta ricade tra due diverse opzioni:
- mantenere il TFR in azienda: il TFR viene rivalutato ogni anno secondo una formula che tiene conto dell’inflazione e di un tasso fisso. Questa opzione ha il vantaggio di essere semplice e sicura ma occore anche fare con gli svantaggi relativi ad un basso rendimento, ad una tassazione separata elevata e, in caso di fallimento dell’azienda, alle difficoltà che si incontrano per il recupero del TFR;
- versare il TFR in un fondo pensione: il TFR viene investito in un prodotto finanziario che mira a generare un rendimento superiore a quello garantito dall’azienda. Questa opzione ha il vantaggio di offrire una maggiore redditività e una minore tassazione. Quanto agli svantaggi occorre fare i conti con un rendimento non garantito e dipendente dalle oscillazioni dei mercati finanziari e con l'irreversibilità della scelta (non puoi tornare indietro e spostare il TFR in azienda). Questi sembrano amplificarsi quando non si hanno grandi conoscenze della materia. La destinazione del TFR ad un fondo pensione, infatti, richiede attenzione e competenza.
Come puoi vedere, non esiste una soluzione migliore in assoluto per la destinazione del TFR. Tutto dipende dalle tue esigenze e dalle tue preferenze. È importante, tuttavia, che, prima di fare la scelta, tu tenga conto di alcuni fattori quali l’età, la situazione economica, gli obiettivi di risparmio, la propensione al rischio, la durata prevista del rapporto di lavoro.
In generale, ti posso dire che:
- mantenere il TFR in azienda conviene a chi cerca sicurezza e semplicità, a chi ha un reddito elevato e una tassazione alta, a chi ha un rapporto di lavoro stabile e duraturo;
- versare il TFR in un fondo pensione conviene a chi cerca redditività e risparmio fiscale, a chi ha un reddito medio-basso e una tassazione bassa o media, a chi ha un rapporto di lavoro mobile e discontinuo.
Se hai ancora dubbi e non sai dove mettere il TFR (non dimenticare mai che in alcuni casi la tua scelta sarà irreversibile) puoi approfondire le tue conoscenze con la lettura dell'ebook Regole per aderire ad un fondo pensione con versamenti volontari e conferimento del TFR. Il testo ti spiega le regole che devi conoscere se decidi di destinare il tuo ad un fondo pensione o mantenerlo in azienda e ti fornisce tutte le informazioni utili per capire cosa sono i fondi pensione, come funzionano, quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Spazio anche agli aspetti fiscali, con le strategie per ottimizzare i tuoi contributi al fondo pensione. Dalla lettura del testo imparerai anche a scegliere il profilo di investimento più adatto a te.
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