
La legge di bilancio 2025 ha introdotto sostanziali novità in materia di pensioni. Innanzitutto è prorogato per tutto l’anno in corso il trattamento di APE sociale e confermata la platea dei destinatari e dei requisiti anagrafici di accesso. Pertanto, ai fini dell’accesso al trattamento pensionistico con l’APE sociale, rimangono validi i requisiti di 63 anni e 5 mesi.
Fra le altre flessibilità in uscita previste dalla legge di bilancio occorre richiamare Opzione donna, anch’essa estesa a tutto il 2025. Nello specifico è confermata la soglia anagrafica unica di accesso per le dipendenti e le autonome, pari a 61 anni, e dell’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni. Altra conferma riguarda la platea delle beneficiarie: caregiver, invalide pari o superiore al 74%, licenziate o dipendenti di aziende in crisi.
Le donne, inoltre, potranno sfruttare altri benefici per lasciare il lavoro in anticipo. Infatti, secondo la normativa vigente spetta un anticipo di quattro mesi per ogni figlio, fino ad un massimo di dodici mesi.
Pensioni: novità 2025
Nei primi mesi della XIX legislatura, sono stati attuati interventi per mitigare gli effetti dell’inflazione sul potere d’acquisto dei pensionati e contenere la spesa pensionistica. Questi interventi includono l’anticipazione della rivalutazione delle pensioni più basse e la revisione delle norme sulla perequazione automatica. Inoltre, sono stati rinnovati istituti vigenti come l’opzione donna e l’APE sociale e sono stati fissati nuovi requisiti per l’accesso anticipato al trattamento pensionistico, come la Quota 103.
Pensione di vecchiaia e anticipata
I requisiti anagrafici e contributivi per il pensionamento di vecchiaia e anticipato sono adeguati agli incrementi della speranza di vita. Dal 2019, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia è stato innalzato gradualmente fino a 67 anni. Per la pensione anticipata, il requisito di anzianità contributiva è fissato a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età anagrafica, fino al 31 dicembre 2024.
Pensionamento nel sistema contributivo integrale
Dal 1° gennaio 2025, per i soggetti con il primo accredito contributivo successivo al 1° gennaio 1996, è possibile computare il valore teorico di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche complementari per raggiungere l’importo soglia dell’assegno sociale. Il requisito contributivo per il pensionamento anticipato con il sistema contributivo integrale sarà incrementato di 5 anni dal 2025 e di ulteriori 5 anni dal 2030.
Dipendenti pubblici: pensionamento e trattenimento in servizio
Per i dipendenti pubblici, il limite massimo di età per la prosecuzione del servizio è fissato a 67 anni. È possibile concordare il trattenimento in servizio oltre i 67 anni ma non oltre i 70 anni, nel limite del 10% delle facoltà assunzionali autorizzate.
Misura minima del trattamento pensionistico
La misura minima del trattamento pensionistico per i lavoratori con pensione calcolata integralmente con il sistema contributivo è stata ridotta. Per accedere alla pensione anticipata contributiva, sono richiesti 64 anni di età e 20 anni di contributi, con un limite transitorio di importo pari a 5 volte il trattamento minimo.
APE Sociale
L’APE sociale è stata prorogata fino a tutto il 2025. Consiste in un’indennità pari all’importo della rata mensile della pensione, con un massimo di 1.500 euro, non cumulabile con altri trattamenti di sostegno al reddito. È destinata a persone con almeno 30 anni di contributi in stato di disoccupazione, che assistono familiari con handicap grave, con capacità lavorativa ridotta del 74%, o che svolgono attività lavorative gravose.
Opzione donna
Opzione donna è stata estesa alle lavoratrici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2024. Consente il pensionamento anticipato alle lavoratrici con almeno 35 anni di contributi e 61 anni di età, ridotti di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni.
Quota 103
Quota 103 è una misura sperimentale che consente il pensionamento anticipato con 62 anni di età e 41 anni di anzianità contributiva. È stata prorogata fino al 2025 e prevede un incentivo per i lavoratori che decidono di proseguire l’attività lavorativa pur avendo raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato.
Rivalutazione dei trattamenti pensionistici
Sono state adottate misure per sostenere il potere d’acquisto dei pensionati e mitigare l’impatto della perequazione automatica delle pensioni sulla spesa pubblica. La perequazione automatica è riconosciuta nella misura del 100% per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, del 90% per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo, e del 75% per le pensioni superiori a 5 volte il minimo.
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