In questi ultimi mesi dell'anno, molte famiglie italiane attendono con ansia il pagamento dell’assegno unico, un sostegno economico fondamentale per affrontare le spese quotidiane. Ma questo mese i beneficiari avranno buone notizie: in arrivo interessanti aumenti che possono raggiungere anche i 100 euro. Scopriamo insieme tutti i dettagli e le tempistiche per ricevere il contributo di ottobre 2024.
Assegno unico pagamento ottobre 2024
L’assegno unico e universale è la principale misura di sostegno introdotta dal decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230. Rivolto alle famiglie, l’assegno unico è un beneficio economico corrisposto tenendo conto del valore ISEE ossia l’indicatore della situazione economica equivalente ed è stato introdotto in sostituzione del bonus mamma, dell’assegno al nucleo familiare, dell’assegno di natalità e delle detrazioni per figli a carico.
La misura di sostegno è attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento del 21° anno di età e per i figli disabili indipendentemente dall’età. Più nel dettaglio, lo strumento spetta alle famiglie:
- per ogni figlio minorenne a carico (per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza);
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale;
- per ogni figlio con disabilità, a carico, senza limiti di età.
Domanda di assegno unico
La domanda di assegno unico e universale può essere presentata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno stesso e quello di febbraio dell’anno successivo. Occorre precisare, tuttavia, che per le annualità successive alla prima è stata introdotta una semplificazione: i dati della domanda (se accolta e in corso di validità) possono essere prelevati automaticamente dagli archivi dell’Istituto. L’INPS, quindi, provvede a liquidare il beneficio in continuità senza necessità di una nuova istanza.
La domanda dell'assegno unico può essere inoltrata attraverso i seguenti canali:
- portale web dell’Istituto, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito istituzionale dell’INPS;
- istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi;
- Contact Center Integrato.
A decorrere dal mese di settembre 2023, i neogenitori riceveranno dall’Inps una comunicazione tramite email che li invita a presentare la domanda per richiedere il sussidio. Ciò potrà avvenire se, preliminarmente, è stato dato il consenso alla trasmissione delle comunicazioni, accedendo alla sezione MyInps del postale dell’Istituto. Nello specifico, occorre accedere alla voce “Vai ai tuoi consensi”, quindi alla sezione “Adesione ai servizi proattivi”. Cliccando sul pulsante “Acconsento” è possibile aderire al servizio.
Importi assegno unico
Nel corso dei primi sette mesi del 2024, l'INPS ha erogato un totale di 11,5 miliardi di euro, destinati a 9,8 milioni di figli e 6,2 milioni di nuclei familiari. Più in particolare, per i primi sette mesi del 2024, sono stati beneficiari dell'assegno unico 6.219.848 nuclei familiari, per un totale di 9.854.566 figli. Nel mese di luglio 2024, l'importo medio per figlio, inclusi i relativi incrementi, si attestava sui 171 euro.
In realtà, l’importo dell'assegno unico varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base dell’ISEE valido al momento della domanda. In generale, l’assegno unico e universale è costituito da un importo base e da alcune maggiorazioni specifiche legate alla dimensione del nucleo familiare, alla presenza di figli disabili e di altre caratteristiche familiari, quali l’età della madre e l’eventuale presenza di entrambi i genitori percettori di reddito da lavoro.
Con messaggio 8 febbraio 2024, n. 572, l’Inps ha comunicato l’importo dell’assegno unico e universale spettante per l’annualità 2024 e le relative soglie ISEE. Per conoscerle più nel dettaglio, puoi fare riferimento alla tabella ISEE assegno unico 2024.
A decorrere da questo mese di ottobre 2024, l'assegno unico sarà più ricco. Lo ha comunicato l'Inps che, aggiornando le condizioni, ha innescato gli aumenti. L'integrazione può arrivare anche a 100 euro per i nuclei che rispettano i requisiti e hanno fatto apposita richiesta.
In particolare:
- aumenta del 50% per i figli di età inferiore a un anno;
- con almeno tre figli a carico aumenta del 50% per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni (con ISEE pari o inferiore ai 40.000 euro);
- con almeno quattro figli a carico aumenta del 50%;
- con figli disabili la maggiorazione varia a seconda della gravità della disabilità;
- per le madri di età inferiore ai 21 anni aumenta di 20 euro per ciascun figlio;
- ai nuclei vedovili viene erogata una maggiorazione per un massimo di cinque anni dall’evento luttuoso.
Il Ministero dell'economia ha chiarito che non esiste l'ipotesi di interrompere l'erogazione dell'assegno unico universale ai nuclei che non presentano l'Isee. Chi non presenta l'Isee oggi incassa la quota minima del sostegno, ossia 57 euro per figlio.
Quando pagano l’assegno unico di ottobre 2024: le date ufficiali
Veniamo, adesso, al calendario dei pagamenti dell’assegno unico e universale relativi al mese di ottobre 2024.
Secondo il messaggio n. 2302 dell’INPS del 20 giugno 2024, i pagamenti relativi all’assegno unico per il mese di ottobre 2024 saranno effettuati tra il 16 e il 18 ottobre. Questa finestra di pagamento è stata stabilita per garantire una distribuzione uniforme e tempestiva dei fondi, evitando sovraccarichi nei sistemi di pagamento. Le famiglie possono quindi pianificare le loro spese con maggiore certezza, sapendo che l’assegno unico arriverà in questo intervallo di tempo.
L’INPS ha sottolineato che i beneficiari riceveranno l’importo direttamente sul conto corrente indicato al momento della domanda. È consigliabile verificare la correttezza dei dati bancari per evitare ritardi nei pagamenti. Inoltre, l’ente previdenziale ha ricordato che eventuali variazioni nella composizione del nucleo familiare o nel reddito devono essere tempestivamente comunicate per garantire l’erogazione corretta dell’importo spettante.
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